Alle imminenti elezioni europee, il primo partito sarà quello dell’astensione. I dati sull’affluenza alle urne sono impietosi: progressivamente sempre più persone non vanno a votare. Da qui la necessità di coinvolgere maggiormente la collettività nella gestione della cosa pubblica.
La via per riportare le persone a votare – suggerisce il quotidiano Libero, di area centrodestra – è sicuramente quella di ampliare le modalità di voto istituendo il voto elettronico a distanza e la digitalizzazione del procedimento elettorale.
Vi sono anche le indicazioni dell’Unione Europea al riguardo: con la Comunicazione n. 118 del 9 marzo 2021 dal titolo 2030 Digital Compass: the European way for the Digital Decade, la Commissione europea ha presentato gli indirizzi per la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030.
L’obiettivo è garantire che entro il 2030 la vita democratica ei i servizi pubblici online siano completamente accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità, anche attraverso il voto elettronico che incoraggerebbe una maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni sulla cosa pubblica.