Che cosa sono le primarie negli USA? Durante le primarie il Partito Repubblicano ed il Partito Democratico scelgono i delegati che nelle convention di luglio nomineranno il candidato del partito. Le primarie sono elezioni vere e proprie, in cui si richiede la designazione di un nome su scheda. Oppure sono caucus, assemblee che si tengono in luoghi pubblici, durante le quali i presenti nominano i delegati. Per conquistare la nomination del partito democratico servono 2.383 delegati sui 4.764 complessivi. Per la nomination dei repubblicani servono 1.237 delegati sui 2472 complessivi.
L’Iowa è lo stato che primo ha scelto i suoi delegati. Per il partito repubblicano ha prevalso Ted Cruz, che ha conquistato 8 delegati, sconfiggendo Donald Trump che ne ha presi 7. Anche Marco Rubio ne ha presi 7, seguito da Ben Carson con 3 e da Jeb Bush con 1. Per il partito democratico Hillary Clinton ha vinto 23 delegati, Bernie Sanders 21.
Chiara la gara in casa democratica, che si svolgerà fra due contendenti. Hillary Clinton, donna notissima e navigata in politica, 8 anni First Lady alla Casa Bianca, senatore dello stato di New York, quattro anni Segretario di Stato nella prima presidenza Obama. Bernie Sanders, si definisce socialista, anziano ma sostenuto da tanti giovanissimi che ne apprezzano l’esperienza politica, lo stile combattivo, la saggezza e l’ideale democratico ed egualitario.
Più articolata invece la gara in casa repubblicana, con tre o anche quattro contendenti apertamente in competizione. La sorpresa dell’Iowa sono stati i 7 delegati presi da Marc Rubio, ritenuto più moderato e pragmatico dei primi due, Ted Cruz e Donald Trump. Jeb Bush, figlio e fratello di due presidenti, della dinastia dei petrolieri del Texas, ha preso un solo delegato.
C’è qualcuno che potrebbe rendere più movimentata la gara. È l’ex sindaco di New York Micheal Bloomberg, nato nel 1942, imprenditore e politico, eletto sindaco di New York con il partito repubblicano, che ha poi abbandonato, rimanendo indipendente. Secondo Forbes è il 14° uomo più ricco del mondo, con un capitale di 35 miliardi di dollari. Ho letto sulla stampa nazionale che ne spenderebbe volentieri uno (un miliardo di dollari!) per la campagna elettorale necessaria per arrivare alla Casa Bianca. Sogna di arrivarci fuori dalla tradizionale competizione dei due partiti storici, come indipendente. Politicamente indipendente, sì, ma quanti soldi! In tal caso gli americani dovrebbero scegliere fra un rappresentante dei partiti storici ed un gigantesco patrimonio personale. Imbarazzante.
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