Le elezioni presidenziali americane si stanno avvicinando e tra la candidata democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump si è alle battute finali, battute al fulmicotone. Chi vincerà? La vice dell’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden o il tycoon che è già stato presidente?
Certamente, vi è lo scontro tra due visioni politiche, ma l’America è divisa anche in altre componenti. Queste elezioni saranno vinte sul filo di lana, per pochi voti. I famosi “Swing States”, gli Stati chiave che sono incerti, come la Pennsylvania e il Wisconsin, saranno determinanti.
Intanto, stando ai sondaggi, Trump avrebbe la maggioranza in Arizona mentre Harris prevarrebbe nel Nevada. La soglia di grandi elettori che garantiranno l’elezione del presidente è di 270.
L’intelligenza artificiale vede più vicino alla vittoria Trump, ma tutto può succedere. Certamente, si dovrà capire quale sarà la futura politica americana.
Una vittoria di Kamala Harris sarebbe la continuità della politica attuale. Trump riporterebbe in auge la politica dell’America First.
Qualcuno dice che Trump sia amico di Putin. Però, era Obama, di cui Biden era vice, a dialogare di più col presidente russo. Allora, anche Obama era putiniano? Del resto, Putin era (ed è) il presidente della Russia. Ci sono situazioni nelle quali si deve parlare con altri Stati e per farlo si deve interloquire con le loro autorità.