Matteo Renzi, segretario del Pd, parla a Rimini, all’assemblea nazionale degli amministratori locali del Partito Democratico: “Alle elezioni ci saranno tre blocchi: Grillo, il centrodestra, vedremo se con un partito piu’ vicino ai valori del popolarismo europeo o se Berlusconi e Salvini torneranno insieme, anche se sembra Beautiful, e poi ci sara’ un’aria, variamente intesa, di chi invece di stare a urlare alle sirene del Mediterraneo e giocare allo sfascio vuole offrire proposte concrete, puntuali, anche avendo l’orgoglio di cio’ che facciamo”.
Alla minoranza interna del Pd dice: “Non possiamo gridare allo sfascio, ma ripartire da proposte concrete”.
“Cosa ci aspetta da qui a un anno? Le elezioni prima o poi si fanno, tre mesi prima o tre mesi dopo, il punto è come ci arriviamo”.
“A chi dice che dopo il 4 dicembre non è cambiato niente ricordo che oggi tutti sono preoccupati per le larghe intese mentre prima c’era il rischio deriva autoritaria. Si mettano d’accordo… O si ha paura dell’uomo solo al comando o delle larghe intese, di tutti e due non possibile”. Comunque “siamo contrari agli inciuci”.
“C’è un modo per evitare il caos, arrivare al 40%. Noi ci siamo già arrivati, una volta è stata una grande vittoria, un’altra una grande sconfitta, ma siamo abituati ad arrivarci, se smettiamo di guardare il nostro ombelico e proviamo a parlare dei veri problemi dell’Italia. Noi sappiamo come si fa”.
“Prendo l’impegno a fare di questa rete la spina dorsale del futuro Pd”, promette l’ex premier agli amministratori dem. Poi sul caos M5S a Roma: “Noi saremo sempre garantisti, quando e’ arrivato l’avviso di garanzia al sindaco Raggi abbiamo detto che il sindaco di Roma puo’ continuare a fare il suo lavoro: esattamente il contrario di quello che hanno detto loro” in altre vicende.
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