Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Umbria vi sono due affermazioni del centrosinistra coi candidati Michele De Pascale e Stefania Proietti. Si tratta di due vittorie tra loro diverse.
In Emilia-Romagna il centrosinistra vince facile. Diverso è il discorso inerente all’Umbria, dove la candidata Proietti vince di misura sulla presidente uscente Donatella Tesei. Tuttavia, il dato che fa riflettere è quello dell’astensionismo, sintomo di un distacco tra i cittadini e la politica.
Molti cittadini non si riconoscono nella politica. Tutti i partiti dovrebbero riflettere. La verità è che la democrazia è di fatto azzoppata. Oramai, tanta parte delle decisioni sono prese nei palazzi di Strasburgo e di Bruxelles. I governi nazionali hanno spesso le mani legate. Si parla di democrazia, ma chi decide non è eletto dal popolo. Infatti, gli organi che decidono veramente sono la Commissione Europea, il Consiglio Europeo e la Banca Centrale Europea, tre organi non eletti dal popolo.
Tutto è calato dall’alto. Dunque, la democrazia è di fatto delegittimata da coloro che dicono di difenderla.
Certamente, il centrosinistra si afferma facendo il “Campo largo” e mettendo insieme partiti come il Partito Democratico, Azione, il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia Viva. Ma i fatti dimostrano che il vero vincitore è il popolo astenuto.