Enrico Letta, segretario Pd, in una lettera agli iscritti del Partito Democratico affronta il tema del congresso. E anticipa: lui non si presenterà come candidato. Tornerà a parlare nella Direzione nazionale convocata per il 6 ottobre.
“In questa campagna scandita da insidie e veleni, si sono manifestati – scrive Letta – evidenti i limiti della nostra proposta ed è emersa una mancanza molto grave di capacità espansiva nella società italiana. Sono limiti che ci obbligano a un confronto serissimo e sincero tra di noi”.
“Abbiamo perso. Ne usciamo con un risultato insufficiente, ma ne usciamo vivi. Sulle nostre spalle c’è oggi la responsabilità di organizzare un’opposizione seria alla destra”.
Secondo Letta “abbiamo il tempo e abbiamo la forza morale, intellettuale e politica per rimetterci in piedi. Le basi per ripartire ci sono”.
Tra le altre cose, il segretario spiega: “La destra – pur con tutte le sue divisioni, si è coalizzata e ha prevalso nella stragrande maggioranza dei collegi uninominali, ottenendo così la maggioranza dei seggi in Parlamento. Ad essa non corrisponde una maggioranza nel Paese: ciò accresce il nostro dovere di organizzare una opposizione dura e intransigente sui valori e sulle politiche, sempre nell’interesse generale dell’Italia e delle istituzioni repubblicane”.