Nel centrodestra si continua a parlare di primarie. A Silvio Berlusconi non piacciono, come è noto, ma Matteo Salvini insiste. E questa volta non è solo. Chiedono le primarie, oltre ai soliti Salvini Meloni e Toti, anche alcuni parlamentari azzurri, una novità che ha provocato l’ira dell’uomo di Arcore. Silvio si è arrabbiato moltissimo quando ha saputo che mercoledì un convegno organizzato a Roma da Altero Matteoli rilancerà l’idea di una coalizione che si strutturi sulle primarie. Ma il Berlusca intende sottrarsi a tale percorso.
Il Cav oggi ha ricevuto anche l’appoggio di Antonio Tajani, per il quale alle elezioni FI dovrebbe correre da sola. “FI deve presentarsi da sola. La nostra posizione e’ nel Ppe. Non sono per rinunciare alla nostra identità”, ha detto Tajani. Berlusconi infatti e’ sempre piu’ orientato ad una corsa in solitaria, anche perche’ diversi deputati di FI gli stanno dicendo che difficilmente si riuscira’ a cambiare la legge elettorale. In suo aiuto anche Stefano Parisi che, sempre mercoledi’, presentera’ la propria proposta di legge elettorale: un proporzionale puro, senza nemmeno il premio di maggioranza alla lista che supera un quasi irraggiungibile 40%.
Ad incalzare il partito forzista sul piano delle coalizioni sono le imminenti amministrative, alle quali gli azzurri si presenteranno a braccetto di Lega e FdI. E, laddove il candidato non e’ stato concordato, Salvini insiste per sceglierlo con le primarie. Un metodo che a Berlusconi non piace nemmeno a livello locale.
A farsi interprete dell’irritazione di Berlusconi e’ stato il senatore azzurro Francesco Giro: “Agli amici Gasparri e Matteoli dico che il centrodestra restera’ unito solo con la leadership carismatica e nazionale di Berlusconi. Il resto e’ aria fritta”.
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