Walter Ciccione, su Tribuna Italia, periodico italiano in Argentina, firma un articolo nel quale affronta il tema delle ormai vicine elezioni Comites. “Si tratta di elezioni con scadenze rigorose: il 18 marzo il termine per iscriversi per votare e il 17 aprile giorno ultimo di ricezione dei voti inviati per corrispondenza, da parte dei consolati”, ricorda il giornalista, che continua: “il nostro ‘sogno di una notte d’estate’ è di vedere straripare con le nostre buste elettorali le buche delle lettere dei consolati. Ma, pensando con i piedi a terra, sfumato il sogno o la illusione, possiamo comunque sperare di raggiungere un risultato accettabile. Per ottenerlo, bisognerà superare alcuni scogli. Da un lato risvegliare l’interesse nei Comites, usurati dopo una lunga e obbligata convivenza tra i propri componenti, costretti a stare quasi 11 anni nei loro incarichi. Logorati dai successivi rinvii delle elezioni, i Comites oggi sono svalutati, o sottovalutati, non provocano attese e non suscitano nella gente lo stesso interesse che suscitavano agli inizi degli anni ‘90, quando su 410.061 cittadini registrati all’AIRE, il nostro indice di partecipazione arrivò al 65%. Poi nel 1997 scese al 37% e poi nel 2004, salì per attestarsi sul 51,5%, nel voto che precedette le prime elezioni di parlamentari all’estero, quelle del 2006”.
Continua Ciccione: “Quale percentuale raggiungeremo in questa occasione, quando dalle scarse informazioni che abbiamo, gli iscritti negli elenchi elettorali oggi si attestano sotto il 10% dei 700.000 cittadini italiani residenti in Argentina? (…) Di fronte a questo oscuro panorama, si rende necessario persistere e stimolare la partecipazione dei cittadini a queste elezioni, unendo sforzi e cercando di convincere gli elettori. Non è un obiettivo facile, ma noi ci impegniamo a combattere l’indifferenza, l’apatia, il menefreghismo civile che notiamo in un ampio settore della nostra comunità. Si tratta di un’impresa alla quale dovrebbero partecipare diversi settori, oltre ai mezzi di comunicazione, per promuovere tra i cittadini l’impegno civile e democratico”.
In ogni caso per il giornalista italo-argentino è “sorprendente che i circa 300 candidati, con poche eccezioni, a settimane dalle elezioni, continuino a godersi la pausa estiva. Immaginiamo che le vacanze saranno utili per ricaricare le batterie”, ma “per vendere il ‘prodotto candidato’ questa volta ci vorrà fantasia per esplicitare piani e progetti nuovi e utili per i cittadini che vorranno conoscerli. Sarà necessario inoltre ricorrere a canali di comunicazione alternativi, e forse anche il ricorso alle autorità diplomatiche e consolari, come hanno fatto in altri Paesi, dove, con la loro presenza, hanno promosso la partecipazione al voto. E poi, oltre alle manifestazioni per la presentazione delle liste e dei candidati, conferenze, dibattiti pubblici. Infine le Associazioni, enti i quali, nonostante il lungo periodo di transizione che stanno attraversando, con un ricambio generazionale lento e faticoso, continuano ad essere quelle che apportano il maggior numero di elettori. Ragion per cui ai loro dirigenti, la responsabilità di invogliare i loro soci, generalmente anziani, a partecipare e ad impegnarsi nelle elezioni dei Comites, dato che nel momento attuale sono fondamentali per la nostra comunità. Se il nostro tentativo non avesse successo, ci resterà – conclude – la serenità di averci tentato”.
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