Benedetto Della Vedova, Sottosegretario agli Esteri, in audizione in Commissione esteri al Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli italiani nel mondo ha parlato anche di Comites: “In questi mesi siamo nel pieno della stagione elettorale per il rinnovo dei Comites. Ringrazio per quest’occasione di poter riferire su un tema prioritario non solo per la Farnesina ma in generale per il governo, visto che riguarda il 10% della popolazione italiana: i nostri connazionali iscritti negli schedari consolari all’estero sono infatti 6,4 milioni, dato aggiornato al 30 di settembre”.
“Noi auspichiamo che non solo le elezioni si svolgano in modo corretto e regolare – ha proseguito – ma anche che la partecipazione possa essere ampia, stiamo cercando di semplificare il più possibile le procedure per ricevere le informazioni ed essere inseriti negli elenchi dei votanti. La macchina della Farnesina si è mossa da mesi per valorizzare presso le nostre comunità all’estero questo importante appuntamento elettorale, il nostro auspicio è che in questa che è una competizione elettorale a tutti gli effetti si possano saldare anche generazioni e modalità diverse di emigrazione”.
Della Dedova ha poi parlato di “una diaspora dall’inestimabile valore culturale e umano che deve sentire sempre più forte la presenza dell’Italia nei Paesi di accoglienza”, sottolineando come la nuova mobilità sia “un tema importante a cui dobbiamo guadare sia in termini crescenti di servizi e assistenza ma anche e soprattutto come opportunità per la promozione del Sistema Italia. E’ L’Italia fuori dall’Italia, un importante strumento di soft power” spiega il sottosegretario, reduce dalla visita alle comunità italiane a Parigi, Madrid, Londra e Berlino. “Continuiamo a valorizzare gli emigrati di più antica generazione, che sono 5 milioni, ma l’obiettivo è anche creare reti di relazioni determinanti per riuscire a favorire l’inserimento dei nuovi arrivati, l’associazionismo italiano all’estero è chiamato a svolgere una stagione di nuova centralità”.
“Le associazioni, infatti, possono svolgere un ruolo importante anche per il rinnovo degli organismi rappresentativi degli italiani all’estero, Comites e Cgie, la cui importanza deriva in primo luogo dalla consapevolezza della variegata e mutata composizione delle nostre comunità all’estero e del crescente bisogno di solidi punti di riferimento”.
Il Sottosegretario ha ricordato che il voto elettronico sarà solo sperimentale (“affiancherà il cartaceo, ma se la sperimentazione andrà bene potrà per essere un valido supporto nelle prossime elezioni per questo tipo di consultazione”) e ha ringraziato “gli attuali comitati, il cui mandato volge al termine, per la funzione svolta nella valorizzazione delle nostre comunità e da ultimo, con la pandemia, nell’assistenza ai connazionali, in particolare di nuova emigrazione: dal 2015 ad oggi i Comites hanno realizzato più di 250 progetti per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro”.