“In questi giorni ho presentato un’interrogazione al MAECI in merito all’applicazione del voto elettronico alle consultazioni elettorali all’estero. Con il decreto-legge n. 67 del 2012 si era prevista la modalità del voto informatico per le elezioni dei Comites, rinviando a successivo regolamento l’attuazione della disposizione. Nel 2014 il governo a guida PD presentò alle Camere uno schema di regolamento che ricevette parere favorevole dalle Commissioni Affari esteri di Camera e Senato. Nonostante questo, il regolamento non venne mai emanato e le elezioni del Comites si sono svolte nel 2015 con il cosiddetto voto per corrispondenza, comportando maggiori oneri a carico dello stato”. Così in una nota Elisa Siragusa, deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri alla Camera.
“Come indicato dalla relazione illustrativa dello schema di regolamento, i costi previsti per il voto informatico risulterebbero infatti essere un decimo delle somme normalmente spese per le operazioni di voto per corrispondenza – prosegue la deputata -. L’anno prossimo si svolgeranno nuove elezioni per il rinnovo dei Comites, ma nella scorsa legislatura il PD non è stato in grado di portare a compimento l’introduzione del voto elettronico già previsto dal 2012. Sorprende quindi che oggi sia proprio il PD a presentarsi con una proposta di legge per l’introduzione del voto elettronico nelle consultazioni elettorali all’estero”.