In occasione delle elezioni dei Comites, i Comitati degli italiani all’estero, lo scorso 24 novembre è partita la sperimentazione del voto elettronico. Un meccanismo che coinvolge gli elettori di undici circoscrizioni consolari: Berlino, Monaco di Baviera (per i comitati di Monaco di Baviera e Norimberga), Marsiglia, Londra (per i comitati di Londra e Manchester), L’Aja, Houston, San Paolo, Tel Aviv e Johannesburg.
Sono ammessi alla sperimentazione tutti gli elettori residenti nelle 11 circoscrizioni che abbiano effettuato l’iscrizione negli elenchi elettorali attraverso il portale per i servizi consolari Fast It.
La sperimentazione non produce per questa tornata elettorale effetti giuridici, rimanendo valido ai fini dello scrutinio soltanto il consueto voto espresso per corrispondenza – tramite l’invio della busta preaffrancata al Consolato di riferimento.
Per votare digitalmente, l’elettore deve collegarsi al portale IOvoto, autenticarsi con lo SPID di II livello ed esprimere la preferenza seguendo una procedura guidata interamente online.
Da parte nostra, ricordiamo per dovere di cronaca che sono tanti i connazionali all’estero che comunicano al nostro giornale di avere forti difficoltà ad ottenere lo SPID; così come in tanti hanno lamentato l’impossibilità di registrarsi al voto attraverso il famigerato sistema Fast It. Bene la tecnologia e la digitalizzazione, dunque, ma il sistema deve essere efficiente e sicuro. Noi, come ItaliaChiamaItalia, parliamo di voto elettronico da anni, proponendolo come una delle possibilità per far votare gli italiani nel mondo. Sempre meglio che il meccanismo elettorale di adesso, che fa acqua da tutte le parti e che comunque va corretto. Quindi, bene il voto online: ma anche quello dovrà essere di facile utilizzo per gli elettori e soprattutto a prova di brogli.
Comunque, quella in occasione di queste elezioni Comites è in assoluto la prima sperimentazione delle procedure di voto digitale in Italia, un passo in avanti, un passaggio molto importante per verificare in concreto le modalità più sicure per il voto a distanza.
A questo proposito, Luigi Vignali, Direttore generale per gli italiani all’estero alla Farnesina, sottolinea che “nel medio periodo l’obiettivo è testare la percorribilità del voto elettronico all’estero anche per altri importanti appuntamenti. La Farnesina conferma così una forte vocazione all’innovazione digitale, in vista della massima celerità, regolarità, sicurezza e trasparenza delle procedure elettorali”.
Per il Direttore Generale per l’Informatica, Nicandro Cascardi, la sperimentazione del voto elettronico rappresenta “un ulteriore passo verso la digitalizzazione dei servizi al cittadino. Accanto al voto elettronico, abbiamo inoltre consentito di presentare completamente online, sul portale FastIT, le richieste di iscrizione all’elenco elettorale per le elezioni Comites”.