Per il Sottosegretario alla Farnesina Benedetto Della Vedova le elezioni per il rinnovo del Consiglio generale degli italiani all’Estero (Cgie) rappresentano “un processo di importanza estrema che dà voce al ruolo del nostro associazionismo”. Si tratta di un “impegno elettorale che coinvolge 17 Paesi e che dovrebbe chiamare alle urne circa duemila grandi elettori”, non senza tuttavia qualche polemica relativa alle tabelle di ripartizione dei consiglieri (sulla base dell’entità numerica della cittadinanza) che vedono la sparizione di quello del Sudafrica e quindi dell’unico rappresentante del continente africano.
“Le procedure sono a valle di una normativa che a noi spetta solo di applicare, certamente il Parlamento potrà anche intervenire per delle modifiche, ci sono dei progetti di legge in questo senso; ma siamo chiamati ad effettuare un riparto che abbia come unico criterio aritmetico e considera indistintamente i Paesi a prescindere dalla collocazione geografica”.
Per quanto riguarda il processo elettorale, Della Vedova ha ricordato come la legge stabilisca le date a cascata di quelle dei Comites, l’ultimo dei quali si è insediato il 23 dicembre; le assemblee-Paese per designare i candidati dovranno quindi tenersi entro il 23 aprile.