Non sono piaciute alla Lega Nord le parole che Angelino Alfano ha pronunciato oggi: "Berlusconi nel 2013 sarà di nuovo il candidato premier del centrodestra". Anche perchè è stato proprio il Cavaliere l’unico "in grado di garantire l’unità, la coesione" della coalizione, "la governabilità". E non c’è nulla di strano se, nonostante tutto, si pensa ancora a Berlusconi come candidato premier alle prossime elezioni politiche. La sua candidatura è anzi "fisiologica", secondo il segretario politico del PdL. No alle primarie, quindi: il PdL non ne ha bisogno, l’unico vero leader resta il Berlusca.
Ma la Lega non ci sta. "Aspetta un attimo", sembrano voler dire ad Alfano i ministri leghisti Maroni e Calderoli, "qui ci siamo anche noi e vogliamo avere il diritto di dire la nostra". E poi, chi l’ha detto che il Carroccio non presenterà un proprio candidato? Roberto Calderoli annuncia infatti: "Noi proporremo il nostro uomo migliore e vediamo cosa propongono gli altri". Il ministro per la Semplificazione si dice "dispiaciuto", dopo aver sentito le parole di Alfano: "Se pensiamo fin da ora alle elezioni del 2013, finisce che si va a votare nel 2012 o peggio ancora nel 2011. Ora c’è la crisi, dobbiamo pensare a questo e a come far ripartire il Paese".
Gli fa eco il ministro dell’Interno: "Personalmente mi occupo di cosa succederà nei prossimi 6 mesi", taglia corto Roberto Maroni.
Sembrano non essere finiti i tempi difficili all’interno della maggioranza di governo.
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