“Nell’esame della legge di bilancio alla Camera abbiamo sostenuto l’importanza del ruolo di promozione delle business community collegate alle Camere di commercio italiane all’estero. Per questo abbiamo presentato con convinzione un nostro emendamento volto a un consolidamento dei fondi per il triennio 2019-2021 (prima firma La Marca) per il cofinanziamento di progetti avanzati dalle stesse CCIE, che però non è stato approvato in commissione bilancio. Anche su questo versante, la miopia e la sordità del Governo e della maggioranza che lo sostiene sono stati evidenti”. Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari eletti all’estero col Pd, Garavini, Giacobbe, Carè, La Marca, Schirò, Ungaro.
“L’impegno è però proseguito anche in Aula, dove siamo riusciti a far accogliere dal Governo come raccomandazione un nostro ordine del giorno (prima firma Carè) in cui si chiede di impegnare almeno il 95 per cento dei fondi del capitolo destinato agli enti di promozione al cofinanziamento dei progetti realizzati nel 2018 dalle Camere all’estero. Convinti del contributo del sistema camerale per lo sviluppo della nostra rete di promozione del mondo e per la valorizzazione del network delle comunità di affari – concludono i dem – continueremo il nostro impegno anche nella discussione ora in corso al Senato”.