La Senatrice Del Movimento 5 Stelle Elena Fattori su Radio Cusano Campus ha parlato della crisi di governo del futuro della legislatura.
Salvini e la crisi. “Salvini non ha ascoltato tutti gli interventi. È un atto di maleducazione istituzionale. Non è la prima volta che si comporta così. I rapporti tra il premier e la compagine 5 Stelle con Salvini si sono incrinati dopo le Europee. Si è cercato di tenere in piedi questo governo cercando di placare l’ansia elettorale di Salvini che ha un unico obiettivo, quello di fare campagna elettorale. Il ministro Salvini è sempre stato poco interessato ai contenuti. Chiedevo questa presa di posizione dall’inizio della legislatura. Rimango critica del fatto che queste pulsioni illiberali, in spregio dei diritti umani e della democrazia parlamentare dovevano essere bloccate molto prima. Il Movimento 5 Stelle in questi 14 mesi ha lasciato molto poco spazio ai gruppi parlamentari che si sono sentiti compressi e si sono liberati da questo giogo. Per il gruppo parlamentare è stato un sollievo. Il disegno di Salvini era molto chiaro pur non essendo una chiaroveggente. Ho sempre detto che Salvini staccherà la spina quando riterrà opportuna a prescindere dai risultati. Ho sempre ritenuto abbastanza inutile cercare di tenerlo nella compagine di Governo accettando quello che chiedeva, tirando molto la corda, per realizzare quei provvedimenti che erano il sogno nel cassetto del Movimento 5 Stelle. È stato come avere due governi dove uno faceva le cose ed un altro campagna elettorale”.
Nuovo Governo. “Ora bisogna sforzarsi per fare un nuovo governo. C’è un gruppo parlamentare molto bravo e motivato, con delle idee che si avvicinano di più a quelle di sinistra che a quelle di Salvini. Il Movimento è sempre stata una forza politica molto fluida con contenuti specifici come l’ambiente e la giustizia sociale. Sono temi che a chi si professa di sinistra dovrebbero essere cari. Quando si è aperta la legislatura si parlava di politica dei due forni. Io non ci vedo nulla di drammatico nell’allearsi con qualcun altro. Abbiamo fatto un’alleanza con Salvini che reputo il punto più basso della politica italiana e non vedo preclusioni con nessuno purchè si parli di contenuti”.
Alleanza anche con Renzi. “Il problema è la classe dirigente del Movimento 5 Stelle che ha dei totem e dei mostri che non sono condivisi dai gruppi parlamentari. Nel corso degli anni ci sono state queste battaglie personali che io ho sempre ritenuto inappropriate. Se si parla di contenuti chi ci sta ci sta, sia con Renzi e con Salvini. Di Maio ha accostato Pd a Bibbiano? La strategia di Di Maio ha fallito. Non ha più la forza di qualche mese fa. Spero si limiti nelle sue esternazioni. C’è un gruppo parlamentare che sta lavorando e ragionando. Il capo politico dovrebbe cominciare a portare la voce dei gruppi. C’è stata troppa personalizzazione. Gli uomini soli al comando fanno disastri”.
Discorso di Giuseppe Conte. “non l’ho mai ritenuta una persona mite. Solo una persona forte poteva andare avanti 14 mesi con quei due vicepremier. Teneva le redini di questo Governo in maniera incisiva. Si è tolto, ed ha fatto bene, tanti sassolini dalle scarpe. Un bel discorso arrivato forse un po’ tardi. Il Senato è un grande teatro, si recitano le grandi tragedie. Le cose importanti si realizzano sotto banco. Non sto parlando di cose illecite. Ci sono i parlamentari che, spente le telecamere, si confrontano, si parlano e lavorano. Io non vedo nessuna preclusione nel fare un lavoro serio, costruttivo col Partito Democratico piuttosto che con la Lega ma con un Movimento 5 Stelle in grado di imporsi di più. Dobbiamo riportare la legalità in questo Paese come sapevamo fare”.
Conte bis? “I nomi sono poco importanti. Spero che il Movimento 5 Stelle, specialmente quelli che si sono proclamati classe dirigenti in questi mesi, una classe dirigente che non ha mai fatto una selezione, sia in grado di fare un passo indietro. “uno vale uno” per me rimane il mantra ma quell’uno deve avere le giuste capacità”.