È un periodo particolarmente proficuo per le aziende che vogliono puntare sulla vendita all’estero. A confermarlo sono i dati divulgati dalle maggiori associazioni di imprenditori e produttori italiani oltre che i commenti degli osservatori e degli esperti del settore.
Secondo i pareri dell’azienda di consulenza di Rimini EGO International già dalla seconda metà dello scorso anno è stata registrata una crescita delle esportazioni particolarmente importante. Il dato più interessante è probabilmente quello che indica un grande numero di settori coinvolti.
Sul suo sito (www.egointernational.it) EGOInternational, citando le recensioni di Istat, menziona i metalli di base, i mezzi di trasporto, la farmaceutica, l’elettronica e la pelletteria. Non solo: anche il settore agroalimentare, secondo le opinioni degli esperti di Coldiretti, ha registrato un vero e proprio record storico, con un boom di esportazioni che ha raggiunto un valore di 42 miliardi di euro. Un’impennata del 3% che conferma la grande forza di questo comparto, sempre più amato sulle tavole di tutto il mondo.
Stando alle recensioni pubblicate dall’istituto di ricerca riguardo alle performance commerciali durante la seconda metà dell’anno, la crescita ha coinvolto regioni diverse, abbracciando sia le classiche ‘capofila’ del settentrione che le isole e diverse regioni del Mezzogiorno. Si evidenziano per esempio la crescita del contributo alle esportazioni nazionali di Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata, Friuli e Valle d’Aosta. I commenti e le opinioni degli osservatori indicano come la crescita delle regioni meridionali è spiegabile in gran parte considerando il contributo delle vendite dei prodotti energetici, che registrano un boom del +13.3%. Per quanto riguarda il Nord, EGO International sottolinea l’ottima performance della provincia di Brescia, che secondo i pareri della SRL di Rimini ha toccato lo scorso anno il record storico dell’export, con un fatturato complessivo di 12.6 miliardi di euro, vantando una crescita media superiore a quella regionale e di molto più alta di quella nazionale.
EGO International pareri sui mercati di sbocco del Made in Italy
Per quanto riguarda la destinazione dei prodotti italiani, EGO International conferma il parere più diffuso tra gli esperti che vedono i partner europei in prima fila tra gli acquirenti più interessati alle merci Made in Italy. Di questa opinione anche le recensioni degli istituti di statistica dell’Unione Europea, che indicano come il 56% delle esportazioni italiane siano destinate ai Paesi del club di Bruxelles. Non è comunque da sottovalutare il contributo che i mercati extra-europei hanno dato all’economia nazionale, che ha permesso di raggiungere i risultati positivi di quest’anno. Un fattore segnalato anche dai commenti di EGOInternational, che indica come, l’anno scorso, le vendite verso nazioni esterne all’Unione abbiano registrato un importante aumento del 11.5%.
È dunque chiaro come l’economia italiana goda di una diversità tale da risultare competitiva in numerosi settori e nei mercati più differenti. Dall’agroalimentare all’automobile, passando per la moda, la chimica e la metallurgia, l’offerta del Made in Italy, stando alle opinioni degli esperti del settore, ha oggi le carte in regola per competere con successo anche sul piano internazionale. Un’opportunità da non perdere per le imprese che vogliono crescere sfruttando le possibilità della vendita all’estero, che potrebbe tradursi in un miglioramento della ricchezza del Paese, incidendo positivamente sull’occupazione e la mobilità sociale, e garantendo ai cittadini una più alta qualità della vita.