Nel suo primo giorno da presidente eletto dell’Egitto Mohamed Morsi ha visitato il palazzo presidenziale di Heliopolis, dove fino al febbraio dello scorso anno risiedeva Hosni Mubarak. Ma soprattutto ha passato la giornata in contatti e collloqui politici per tentare di spianare i nodi che ancora lo dividono dai militari e che impediscono ancora di annunciare la data del giuramento.
Il primo atto pubblico del neo presidente dovrebbe avvenire davanti al Parlamento, ma visto che questo e’ stato sciolto dal Consiglio militare dopo la sentenza della corte costituzionale, la soluzione proposta sarebbe quella di giurare davanti alla Corte stessa, che per Morsi sarebbe un implicito riconoscimento del fatto che il Parlamento non esiste piu’. Fino a questa mattina i vertici della Confraternita insistevano che il giuramento sara’ davanti al Parlamento. Uno dei dirigenti del partito della Fratellanza, Sobhi Saleh, che stamattina ha detto che Morsi giurera’ davanti alla Corte in serata ha fatto retromarcia parlando con i giornalisti.
Il braccio di ferro col Consiglio militare si e’ attenuato, ha lasciato la piazza per entrare nei palazzi del potere. Oggi Morsi ha incontrato il capo del consiglio militare Hussein Tantawi, il capo di stato maggiore delle forze armate Sami Annan e gli altri componenti della giunta militare, che gli hanno assicurato che le forze armate saranno a fianco del nuovo presidente e coopereranno per ristabilire ordine e stabilita’. Ma rimane sul tappeto l’aggiunta decisa dai militari alla dichiarazione costituzionale del marzo scorso dopo il congelamento della Costituzione di Mubarak, con la quale i militari si autoattribuiscono vari poteri, incluso quello legislativo, riducendo di fatto quelli del nuovo presidente.
In attesa che venga scritta e approvata con un referendum la nuova Costituzione il capo del consiglio militare rimane il comandante in capo delle forze armate e ministro della Difesa. E anche sulla nuova Costituzione, i militari potranno intervenire chiedendo alla Costituente di modificare uno o piu’ articoli.
Il braccio di ferro passa anche per la formazione del primo governo scelto da un presidente eletto democraticamente. Nel suo primo discorso televisivo alla nazione Morsi ha promesso che sara’ il presidente di tutti gli egiziani e la composizione della sua squadra dimostrera’ se alle parole corrispondono i fatti. Due giorni fa Mohamed el Baradei, che ha rinunciato alla corsa presidenziale lo scorso gennaio, ha incontrato Tantawi e secondo voci e i media egiziani potrebbe essere lui il prossimo primo ministro. In attesa che la situazione politica si chiarisca un gruppo di attivisti ha creato il ‘Morsimetro’, una pagina Facebook per verificare se il nuovo presidente egiziano mantiene le sue promesse nei primi giorni giorni al potere. Ha gia’ collezionato quasi 33.0000 ‘mi piace’.
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