Il rally di Ferragosto e’ ormai un ricordo per i listini mondiali, penalizzati nella prima mattinata dall’inatteso peggioramento della bilancia commerciale del Giappone. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che ha inasprito le attese per il vertice che si e’ tenuto nel pomeriggio tra il premier greco Antonis Samaras e il presidente dell’Eurogruppo Claude Junker, che si e’ concluso senza dare speranza di un allungamento dei tempi per il risanamento di Atene. Al capo del governo greco infatti, che chiedeva ‘piu’ tempo, non piu’ soldi’ per spalmare su un periodo piu’ lungo l’austerita’ imposta dalla Troika, il presidente dell’Eurogruppo ha replicato con un rinvio a ottobre per affrontare definitivamente la questione. A distanza ha risposto anche Angela Merkel, il cancelliere tedesco che Samaras incontrera’ venerdi’ a Berlino, spiegando che, prima di prendere eventuali decisioni, si dovra’ aspettare proprio il rapporto della Troika.
Il solo appoggio per ora garantito dal presidente francese Francois Hollande, che incontrera’ Samaras sabato prossimo, non e’ stato ritenuto sufficiente dai mercati per chiudere definitivamente il ‘caso Grecia’, mentre sono al lavoro le diplomazie tedesca e francese per raggiungere una dichiarazione comune tra Merkel ed Hollande.
Cosi’ le borse hanno perso quota da Tokyo (-0,27%) ad Hong Kong (-1,06%), da Londra (-1,42%) a Parigi (-1,47%) e Madrid (-2,7%), mentre Francoforte (-1,01%) e Milano (-1,1%) se la sono cavata un po’ meglio. Non ha aiutato Wall Street, poco variata in apertura, ma in calo di circa mezzo punto percentuale al momento del fischio finale in Europa. In altalena il differenziale tra Btp e Bund decennali, sceso fino quasi a quota 400 punti, ma risalito poi a 420 per chiudere a 417,6 punti. Si e’ mantenuta costante la distanza dei Bonos spagnoli, a 476,1 punti, mentre le Oat francesi sono scese a 66,5 punti.
Le vendite sono state spinte anche dal desiderio degli investitori di monetizzare almeno in parte i rialzi totalizzati fino a Ferragosto, ma non e’ stato eroso granche’ dai listini europei, mediamente in rialzo del 5,88% da inizio anno, con Piazza Affari sopra dello 0,47% e Madrid sotto del 14,31%. Proprio a Madrid hanno perso quota le banche, da Bbva (-2,79%) a Santander (-2,78%), Banco Popular Espanol (-2,62%) e Bankia (-2,58%), mentre a Milano Intesa Sanpaolo (+0,65%) ha resistito.
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