Italiani ingrassati per colpa dell’effetto Coronavirus. Proprio così. Secondo una analisi di Coldiretti su dati Crea, il Centro di ricerca alimenti e nutrizione, il 44% degli italiani e’ aumentato di peso a causa del Covid, tra lo smart working, le limitazioni imposte dal lockdown e la maggiore tendenza a dedicarsi alla cucina.
L’indagine è stata diffusa in occasione dell’Obesity Day 2020 che si celebra in tutto il mondo il 10 ottobre.
In Italia si stimano circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti in eccesso di peso, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni secondo l’Istat.
La pandemia ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo – sottolinea Coldiretti – che ha avuto effetto anche sulla bilancia, dove la tendenza a mangiare di piu’, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non e’ stata compensata da una adeguata attivita’ fisica.
Computer, divano e tavola hanno, infatti, tenuto lontano dal moto e dallo sport – rileva Coldiretti – addirittura il 53% degli italiani.
La situazione peggiora per le persone obese, soprattutto per quelle collocate in smart working e in cassa integrazione, che nel 54% dei casi ha registrato un aumento medio di peso di ben 4 chilogrammi, secondo una ricerca della Fondazione Adi dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.
Nel carrello della spesa degli italiani si e’ verificato un incremento del 9,4% degli acquisti al dettaglio di vino e del 16,2% per la birra, ma anche dei salumi che crescono del 10,2% e dei formaggi per cui si segnala un incremento del 12,5% nei primi sei mesi dell’anno.
Crescita boom per le uova – continua la Coldiretti – che segnano un +22% mentre gli acquisti di farina sono cresciuti del 59% per effetto della tendenza degli italiani a sbizzarrirsi in cucina preparando pasta, torte, pizze e biscotti.