Ha fatto scalpore ciò che Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha detto riguardo alle censure sui vaccini anti-Covid. Zuckerberg ha parlato di pressioni subite per censurare chi si esprimeva in modo critico o contrario riguardo a tali farmaci. Eppure, i casi di effetti avversi ci sono stati; io stesso ho avuto problemi di parestesie, dopo la seconda dose. Ho dovuto ricevere delle cure per rimettermi in sesto. Eppure, quando facevo certe affermazioni ero censurato.
Ora anche la scienza ammette candidamente che quel vaccino ha creato problemi e ne crea tuttora. Eppure, non se ne parla. Sembra che ci sia vergogna a parlare di tale tema. Sembra che il tema sia un tabù. Invece, se ne deve parlare.
Sono convinto che il vaccino anti-Covid sarà ricordato come la talidomide, un farmaco usato come sedativo per le donne incinte negli anni cinquanta e sessanta che provocò malformazioni nei bambini. Molti bambini nacquero focomelici o con altre malformazioni più o meno gravi.
Il vaccino anti-Covid, un vaccino che tra le altre cose era ancora in fase di sperimentazione, si è mostrato un fallimento (perché non ha immunizzato) e un disastro, per via degli effetti avversi che ha avuto in molti, me compreso.