Un ottuagenario malandato viene messo in vendita: InterActiveCorp (Iac) di Barry Diller sta valutando le opzioni per Newsweek, inclusa la collocazione sul mercato dello storico magazine che dal primo gennaio viene pubblicato solo online. In un ‘memo’ ottenuto da Politico, l’amministratore delegato Baba Shetty e il direttore Tina Brown hanno confermato le indiscrezioni di Variety. Newsweek, che ha lasciato l’edicola lo scorso dicembre, due mesi prima del compimento dell’ottantesimo anno, per diventare un magazine solo online raggiungera’ il break even nel quarto trimestre dell’anno, hanno sostenuto Shetty e la Brown.
Se la rivista dovesse essere venduta sarebbe la fine della sua travagliata fusione con The Daily Beast, il magazine solo online della Brown e il segno che la ex direttrice di Vanity Fair e del New Yorker non ha piu’ voglia o intenzione di resuscitare la testata. Newsweek ha del resto gia’ perso la fiducia del proprietario Barry Diller che un mese fa, parlando con la Bloomberg, aveva ammesso che l’acquisto era stato un ‘errore’.
Nel ‘memo’ la Brown e Shetty hanno insistito che la possibile vendita non e’ dovuta a una situazione finanziaria precaria: il fatto e’ piuttosto che il ‘brand’ Newseek impedisce di concentrare l’attenzione dovuta al Daily Beast. ‘Perche’ esplorare una vendita adesso? La ragione e’ il ‘focus’. Newsweek e’ un marchio potente e distrae dal Daily Beast. Il Daily Beast e’ forte. Ha vinto due Webby e il traffico e’ alto e la pubblicita’ e’ salita del 30 per cento’, ha affermato la Brown.
In edicola come News-Week per 10 centesimi a numero per la prima volta il 17 febbraio 1933, il magazine che per decenni ha condiviso con Time il monopolio dei settimanali stava affogando nei debiti nel 2010 quando fu salvato dal 92enne miliardario della radio Sidney Harman che lo aveva acquistato per un simbolico dollaro dal Washington Post.
Quello stesso anno Newsweek era entrato in joint venture con il Daily Beast, la ‘creatura’ della Brown che nel 2008 lo aveva battezzato in onore del suo romanzo preferito, ‘Scoop’ di Evelyn Waugh: a sostenere l’operazione era stato l’executive dei media Diller che a sua volta aveva ottenuto la maggioranza la scorsa estate, con l’uscita di scena della famiglia Harman.
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