Gli eco vandali hanno agito di nuovo. Questa volta, è stata colpita la Gioconda al Museo del Louvre di Parigi. Fortunatamente, il vetro blindato posto davanti all’opera pittorica di Leonardo da Vinci ha fatto il suo dovere.
Non è la prima che gli eco vandali attaccano le opere d’arte. Basta ricordare ciò che è accaduto alla fontana di Trevi e ad altri monumenti.
Cosa hanno voluto dimostrare con l’imbrattamento delle opere d’arte ed il vandalismo ai danni di queste ultime? Essi, gli eco vandali, dicono di fare ciò per sensibilizzare le persone alla difesa dell’ambiente. Però, ciò che fanno è ideologico e sbagliato.
In primo luogo, la loro causa è ideologica, per l’appunto, poiché è la causa di chi, per esempio, vuole che i nostri agricoltori non coltivino più la terra, che i nostri pescatori non peschino più nei nostri mari e che si usino le automobili elettriche.
Deve essere ricordato che, anche se l’uomo inquina, il riscaldamento globale del quale tanto si parla è di origine naturale. In secondo luogo, imbrattare e vandalizzare un’opera d’arte è un insulto alla cultura.
Un’opera d’arte rappresenta un pezzo di storia della nostra civiltà e della nostra cultura. Quindi, gli eco vandali sono contro la cultura e questo non può essere accettato.
Certo, l’inquinamento deve essere ridotto il più possibile. Per esempio, si dovrebbe rendere la depurazione delle acque reflue più efficiente. Ma di certo il vandalismo non è la soluzione. Anzi, è un problema, perché danneggia delle opere che rappresentano la nostra civiltà.