In una nota trasmissione televisiva il direttore di Repubblica ha detto, riferendosi alla riforma costituzionale: «Questa riforma ha svariati difetti… però sarebbe drammatico buttare via un tentativo di riforma del Paese». Ecco che ritorna la parolina magica: "Tentativo". L’aveva usata qualche giorno fa Rosy Bindi, per motivare il suo voto favorevole in aula alla porcata di Renzi, Boschi e Verdini: «Ho voluto premiare il tentativo di fare riforme». Ormai abbiamo capito il gioco: spostano l’attenzione dai contenuti e puntano sull’occasione persa, "ora o mai più", sul terrore del non-cambiamento.
«Se vincono i No per il paese è finita»: questa è la monumentale balla che tentano di diffondere (vedi Napolitano). Poi, se si cambia in peggio, che volete farci. Che volete farci se un ramo del parlamento diventerà un’aula bunker per potenziali criminali non eletti dai cittadini e blindati con l’immunità parlamentare. Conta il "tentativo".
Molti dentro il Pd, e non solo i Catto-dem, in questi giorni stanno dichiarando che questa riforma non e’ la più perfetta ma almeno noi l’abbiamo fatta. Come dice Fiorello in una sua imitazione, “stiamo facendo i coriandoli con la costituzione”.
Dobbiamo essere seri, questa riforma non riforma nulla se non la riduzione della democrazia parlamentare; quando i nostri padri costituenti avevano previsto i due rami del parlamento l’avevano fatto con una cognizione di causa, evitare il centralismo di un uomo solo al comando e soprattutto dare ai cittadini una ampia democrazia. Chi dice che con il Senato si rallenta il cammino delle leggi dice il falso, perché quando c’è la volontà politica le leggi vengono approvati in tempi record di 21 giorni.
Il punto non e’ questo, se il nuovo Senato sara’ migliore o no, il punto è che dentro quel ramo del parlamento entreranno persone che forse hanno in corso procedimenti giudiziari e con il casco dell’immunità parlamentare la giustizia, che Renzi dice che e’ lenta, sarà lentissima.
Il senato così come Renzi e compagni lo hanno disegnato è la fotocopia perfetta delle province, entreranno i soliti noti, persone vicine ai partiti e chi se ne frega della democrazia e dei cittadini. A questo punto, visto che Renzi dice che il Senato non conterà nulla perché non ha nessun potere se non quello di vigilare, che senso ha averlo, non era meglio eliminarlo del tutto, visto che abbiamo il presidente della Repubblica e la corte costituzionale a vigilare sulle leggi?
Diciamoci la verità, il Senato così concepito sara’ un luogo di ritrovo per pochi intimi al servizio del potente di turno; mi fa specie che alcuni parlamentari della circoscrizione estera abbiano votato a favore, vedendo così eliminata la rappresentanza degli italiani all’estero nel senato, e mi fa ancora più male sentire dichiarazioni di modifica della legge elettorale per le circoscrizioni estere, siamo alla follia.
I nostri rappresentati esteri ci spieghino cosa dovranno fare 12 deputati alla camera? E visto il rapporto numero elettori credo che ci sia un vuoto enorme di rappresentanza. Quindi a questo punto, se è vero che il governo e’ orientato verso il cambiamento e la riduzione dei costi della politica, perché non ha eliminato gli eletti all’estero, a chi servono?
Vedremo ad ottobre chi vincerà, ma una cosa e’ certa: a perdere come sempre e’ la democrazia, perché con questo atteggiamento di arroganza da parte di questo premier la gente si allontana dalla politica; andare a votare e’ un dovere civile, ma poi quando ti rendi conto che vai a votare e in corsa le regole vengono cambiate non ha senso andare al voto, allora ci spieghino i signori del parlamento di quale democrazia stiamo parlando? Vedi il referendum sull’acqua pubblica, non mi risulta ad oggi che in Italia questo bene primario sia nelle mani dei cittadini.
Io voto No, per quello che conta, voto No perché non ritengo prioritaria questa riforma, non la condivido nei contenuti, la trovo poca equilibrata dal punto di vista della democrazia partecipativa. E’ un “tentativo”, dicono: almeno Renzi le riforme le ha fatte, sono venti anni che vogliamo le riforme, ecco ora le abbiamo. Ma intanto l’economia italiana va giù, la gente e’ sempre più povera, si andrà in pensione quando arriverà il prete per l’estrema unzione, il lavoro ce lo danno quando vogliono e come vogliono loro. Grazie Renzi per questi tentativi.
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