Eravamo a metà degli anni Settanta. Due giovani della borghesia romana stavano passeggiando, annoiati, in Piazza Venezia, sotto il Vittoriano. Discutendo di progetti per il loro futuro, si dissero: ‘Perché non ci diamo alla politica?, con i nostri pedigree, avremo di sicuro successo’.
Sapevano che in quella zona c’erano due partiti politici importanti: la DC – moderato e talora di centrodestra -, e il PCI – ormai, in piena stagione eurocomunista, di centrosinistra; ma non sapevano di preciso dove si trovassero le rispettive sedi. Si diressero verso via delle Botteghe Oscure, dalla parte di via San Marco.
Giunti all’inizio di via Botteghe Oscure, chiesero a un giovane che andava, di fretta, in motorino: ‘Ci hanno detto che qui vicino c’è un partito molto moderato, ci può dire per favore la direzione da prendere?’; il motociclista, senza fermarsi, gridò: ‘la prima a destra’, indicando la stradina che portava a Piazza del Gesù, sede della DC.
I due giovani, annoiati da questa ricerca, cominciarono a camminare, ma dell’indicazione data dal giovane in motorino ricordarono, sbagliandosi: ‘il primo è di destra’. Dopo pochi passi si trovarono, a sinistra, il Bottegone, la sede del PCI: purtroppo entrarono…! Dei due giovani si ricorda solo il nome, Massimo e Walter.
Pare che il giovane in motorino abbia detto di chiamarsi Francesco; dalle parti di Largo Argentina lo chiamavano: ‘o bello guaglione’.
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