Purtroppo è tutto vero, una casta atavica ed incapace di risolvere una complessa crisi finanziaria prima ed economica poi che ha attanagliato il Paese negli ultimi quattro anni, si riserva l’onere di tornare d’urgenza nel torrido caldo d’agosto nei più alti consessi, per quale motivo poi, non si sa. La matassa che non sono riusciti a dipanare in 4 anni sperano di farlo in tre settimane? Andate pure in ferie.
Anche perché con l’afa, la mente non è lucida. Mi han fatto riflettere alcune dichiarazioni sulla deforme coalizione che sostiene Monti da parte di Alfano: «la maggioranza che sostiene Monti è composita, per cui ciascun partito lo sostiene senza essere alleato degli altri». Cioè sarebbe a dire lavoriamo tutti e tre (Alfano, Casini, Bersani) per la stessa azienda ma a fine mese fatturiamo per tre società differenti.
Allora sorge spontanea la domanda, se questi affabulatori circensi sostenitori dello scellerato ed inefficace apparato anti spread Montiano, portano i dividendi ai loro azionisti, qual è il guadagno che ne ricava l’Impresa Italia? Probabilmente è un investimento in cui ci stiamo solo rimettendo risorse private, servizi sociali, sovranità, ideali e credo politico. E’ possibile oggi parlare di una appartenenza? Qual è la visione politica, i valori, i programmi, con cui lorsignori si presenteranno alle prossime elezioni?
Se han avuto la necessità di lasciare il timone nel momento più determinante e cruciale della tempesta globale in cui siamo finiti, ridare a loro delega di Governo quale significato ha? Ha ancora senso votare?
La sfiducia sale ai massimi storici, però sono convinto che il problema sia insito non nella democrazia, ma nella troppa poca democrazia. Ci sarebbero volute più consultazioni, ci sarebbe voluto più coinvolgimento dei popoli europei quando si è deciso di montare la piramide che oggi sta crollando, con gli stessi fautori del declino pronti a mettere le garze alle ferite. Giocano a guardie e ladri ed i confini sono così sfumati da non riuscire più a distinguere ruoli e responsabilità. All’Europa manca una palestra istituzionale in cui fare gavetta per emancipare e responsabilizzare tutti i livelli di gestione della cosa pubblica, anche perché a causa della loro “impreparazione atletica”, gli strappi muscolari li subiamo noi.
Twitter @andrewlorusso
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