Giuseppe Conte è ufficialmente il nuovo presidente del Consiglio italiano. Il professore ha giurato da premier venerdì pomeriggio al Quirinale. Hanno giurato al Colle, davanti al presidente della Repubblica, anche i suoi 18 ministri.
Dopo Conte, i primi a pronunciare la formula di rito sono stati Matteo Salvini, ministro dell’Interno, e Luigi Di Maio, ministro del Lavoro, che sono anche i due vicepremier del governo gialloverde.
Ora, dunque, in attesa del voto di fiducia del Parlamento, fiducia che appare scontata, l’esecutivo a guida Giuseppe Conte è in carica a tutti gli effetti.
Messaggi di buon lavoro giungono al neopremier da tutto il mondo. Si fa sentire anche la Cina, che si dice pronta a collaborare col nuovo governo per approfondire fiducia reciproca e cooperazione pragmatica, facendo avanzare il partenariato strategico globale con l’Italia.
“Cina e Italia godono di tradizionale amicizia e siamo lieti di vedere stabilita’ politica e sociale, e prosperita’ economica in Italia”, e’ il commento della portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying.
Dal fronte dell’opposizione, Forza Italia ribadisce il suo no alla fiducia, “la nostra sarà un’opposizione seria e responsabile”, assicura il senatore azzurro Lucio Malan. “Certamente – prosegue -, su temi come opere pubbliche, sviluppo infrastrutturale e crescita, aspettiamo di capire dal neo ministro Toninelli quali siano gli orientamenti del nuovo Esecutivo, perchè senza nuove infrastrutture il Paese va verso il declino”.
LA FIDUCIA
Lunedi’ 4 giugno sono convocate le conferenze dei capigruppo del Senato (dove in base alla regola della ‘culla’ il governo Conte nascera’) e della Camera, cui spetta il compito di organizzare i dibattiti parlamentari. La capigruppo del Senato e’ convocata per le 15.30; quella della Camera alle 17. E’ presumibile che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte tenga le dichiarazioni programmatiche nell’Aula del Senato martedi’ alle 12.
Alle 13.30, il presidente del Consiglio dovrebbe recarsi alla Camera a consegnare il testo delle sue dichiarazioni programmatiche svolte al Senato e far rientro a Palazzo Madama per seguire il dibattito che dovrebbe sfociare, in serata, nella votazione di fiducia. Martedi’ di prima mattina dovrebbe riprendere il dibattito alla Camera, per giungere alla fiducia in giornata.