Pino Rauti, ex segretario del Movimento sociale Italiano, colonna storica della destra italiana, è morto a Roma all’età di 86 anni. Giuseppe Umberto Rauti – questo il suo nome completo – era nato a Cardinale, in provincia di Catanzaro, il 19 novembre 1926. Calabrese doc, è stato un politico e giornalista italiano. Di se’ diceva: "Non mi sento un neofascista, il fascismo non e’ piu’ ripetibile. È solo un giacimento della memoria al quale penso che si possa ancora attingere".
Veniva definito il "fascista di sinistra", in contrapposizione con il "fascismo di destra" incarnato da Giorgio Almirante, prima, e da Gianfranco Fini poi. La sua attenzione si concentrava sulla socializzazione e sui temi dell’anticapitalismo e del terzomondismo interpretando, dal suo punto di vista, i motivi ispiratori del fascismo.
Tanti i messaggi di cordoglio da parte di politici e rappresentanti delle istituzioni. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, esprime "il piu’ profondo cordoglio per la scomparsa di Pino Rauti, uomo politico che ha rappresentato una parte di rilievo nella storia della Destra italiana". "Parlamentare rigoroso, intellettuale di profonda cultura, Rauti ha testimoniato con passione e dedizione gli ideali della nazione e della societa’ che appartengono alla storia politica del nostro Paese. Ai familiari – conclude Fini – esprimo i sentimenti della piu’ intensa vicinanza mia personale e della Camera dei deputati".
Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà, commenta: “Con Pino Rauti scompare uno dei grandi protagonisti della destra italiana. Pur non avendo mai condiviso le sue tesi interne al Msi, a Rauti tutti noi dobbiamo riconoscere una caratura intellettuale che ha affascinato intere generazioni"
In una nota il cordoglio del coordinatore nazionale di Futuro e Liberta, Roberto Menia: “Ricordo con sentita partecipazione Pino Rauti, che fu segretario del Msi in tempi difficili, quando l’Italia era dilaniata dall’odio politico. Ricordo soprattutto l’uomo e le idee, il combattente di tante battaglie sociali, nazionali e popolari che animarono tante generazioni di giovani italiani”.
La testimonianza di Francesco Storace, leader de La Destra: “Nella storia della destra italiana gli anniversari, le ricorrenze, il calendario hanno sempre avuto un posto d’onore. E’ la cultura della memoria. Pino Rauti sembra aver scelto apposta la ricorrenza dei defunti per lasciare questo nostro mondo e le macerie di un tempo che scorre senza valori. Rauti ha caratterizzato profondamente, con le sue idee, una comunita’. Io militavo dalla parte di Almirante, ma ammiravo quest’uomo dal carisma che scuoteva le coscienze. La sua capacita’ di vedere prima le cose che sarebbero accadute dopo.
Con la sua morte, tutti noi ci rimettiamo qualcosa, anzitutto in cultura. La Destra italiana si inchina con commozione”.
Ed ecco il pensiero di Pier Ferdinando Casini, leader Udc: “Esprimo a Isabella Rauti (moglie del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ndr) le mie piu’ sincere condoglianze per la scomparsa del papa’, che e’ stato uno degli esponenti piu’ significativi della destra italiana. Intellettuale di grande spessore, uomo tanto coraggioso quanto controverso e discusso, ha certo segnato un’epoca della storia italiana".
POLVERINI "UOMO DI CULTURA E POLITICO APPASSIONATO" "La scomparsa di Pino Rauti ci rattrista profondamente. Se ne va un uomo di cultura, un intellettuale, un politico appassionato". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. "A nome mio e dell’amministrazione regionale esprimo sincero cordoglio e vicinanza alle figlie Isabella e Alessandra e ai familiari tutti".
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