“Le due ruote devono fare certamente la loro parte nel controllo delle emissioni di CO2, stiamo discutendo con tutte le associazioni coinvolte per trovare una soluzione valida”. Claudio Domenicali, ceo di Ducati, la casa con sede nella Motor Valley emiliana, a Borgo Panigale, è uno degli attori principali che accompagna il cambiamento che chiama in causa tutta la mobilità.
Nello stabilimento della Ducati è attivo un impianto di rigenerazione che produce oltre all’85% del fabbisogno di energia elettrica e permette di generare anche energia termica e frigorifera, riducendo la CO2 emessa di circa il 50%.
“Questo territorio (Domenicali è presidente dell’associazione Motor Valley) racchiude nel raggio di 150 chilometri sei brand unici al mondo, a due e quattro ruote, talenti ed imprese che meritano di essere sostenute e promosse in ogni loro componente” spiega al Corriere della Sera.
Nel 2021 le vendite di Ducati sono aumentate, a livello globale, del 24%, con circa 60mila unità consegnate in tutto il mondo, 878 milioni di euro di fatturato, 61 milioni utile, 7% margine operativo, Domenicali precisa che il fatto determinante rimane “quello di preservare con cura i nostri valori, abbiamo chiuso il miglior anno della nostra storia, siamo cresciuti il doppio del mercato, riuscendo a fare meglio dei nostri concorrenti grazie allo sviluppo molto intenso di nuove offerte, compreso il lancio della DesertX, la prima moto off-road”.