Alessandro Urzì, coordinatore Fratelli d’Italia Alto Adige, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Riguardo il sì del parlamento austriaco al doppio passaporto per i sudtirolesi. “E’ un grave atto di provocazione nei confronti dell’Italia, un atto di alto tradimento – ha affermato Urzì -. L’autonomia dell’Alto Adige ha un suo fondamento storico. L’Austria ha rilasciato la cosiddetta quietanza liberatoria e che quindi l’autonomia era lo strumento definitivo per la risoluzione della controversia. Ora dire che l’autonomia non è più un punto d’arrivo significa tradire gli accordi che erano stati sottoscritti a suo tempo. In primo luogo mi preoccupa il silenzio totale del ministro degli esteri Di Maio che non ha detto una parola, a differenza dell’ex ministro Moavero che invece aveva detto parole chiare. Sono cambiate le cose col PD? Forse si intende aprire un fronte con l’Austria per la cessione di una parte di sovranità all’Austria? Oggi ti concedo la cittadinanza, domani gli obblighi fiscali, da lì alla secessione il passo è breve. Non possiamo permettercelo. Abbiamo visto come è finita in Catalogna, talvolta l’Italia è troppo distratta riguardo quello che accade ai propri confini. La convivenza tra i cittadini di lingua italiana e quelli di lingua tedesca è buona, però c’è una tensione a livello politico che agita questo continuo scontro permanente. Forse bisognerebbe fare un corso di recupero culturale di convivenza e di tolleranza verso quella che è diventata la vera minoranza, quella italiana”.