“La realtà è che da quando Mirko Tremaglia ha fatto la legge che consente agli italiani all’estero di votare, questi sono sempre stati poco considerati. Ed è un errore”. Così dalle pagine di Libero Andrea Di Giuseppe, imprenditore a Miami, eletto al Parlamento nella circoscrizione estera dell’America centro-settentrionale con Fratelli d’Italia. Il suo ordine del giorno approvato dal governo riapre e accorcia i termini per riavere la doppia cittadinanza.
“Prima del 1992 non esisteva una legge sulla doppia cittadinanza. L’italiano che risiedeva all’estero doveva scegliere se restare italiano o prendere la nazionalità del Paese nel quale era emigrato. Idem per i figli, che avevano tempo un anno dopo il compimento del 18mo anno di età per scegliere quale cittadinanza acquisire. Dopo quei dati la legge è cambiata – spiega Di Giuseppe -, ma il problema non è stato risolto”.
Un altro progetto di legge che arriverà presto in Parlamento è quello riguardante la copertura sanitaria degli italiani che vivono all’estero. “Oggi non ne possono usufruire, anche se sono italiani a tutti gli effetti. Con questo progetto di legge chi è iscritto all’Aire – precisa Di Giuseppe – versando un canone annuale potrà usufruire del servizio sanitario nazionale”.