Dopo un secolo la storia di un’emigrazione al contrario giunge dal comune di Grottole.
“Era il lontano 1922 – scrive Il Quotidiano del Sud – quando Nicola Bonamassa e Rosa Porcelli partirono, per raggiungere l’Argentina in cerca di fortuna, lasciando il piccolo paese del materano. Oggi a fare ritorno dopo un secolo è il loro pronipote Ariel Bello, che con sua moglie Eliana Pendas non solo sono già cittadini italiani, ma hanno deciso di stabilirsi a Grottole, proprio come i bisnonni, acquistando una casa nel centro storico”.
Ariel, 44 anni, secondogenito di quattro fratelli, è nato da Nilde Noemi Bonamassa e Juan Carlo Bello che in Argentina insieme ai loro figli gestiscono un’azienda che produce lampadari e che occupa ben con 25 dipendenti.
Un giorno nel 2022 una diagnosi del suo medico consiglia ad Ariel che per risolvere un piccolo problema di salute deve cercare di rallentare la sua vita frenetica evitando periodi di stress. Da qui l’idea di provare a vivere in Italia, continuando comunque a lavorare a distanza grazie alle opportunità dello smart working.
Arrivati in Sicilia presso degli amici che li aiutano nelle prime pratiche, la coppia avvia l’iter per la cittadinanza italiana.
“Un giorno dissi a mia moglie che dovevamo necessariamente recarci a Grottole perché è il paese di origine dei miei bisnonni” racconta Ariel al quotidiano.
“Non ci sono parole per spiegare l’attaccamento dei miei nonni a Grottole anche se hanno vissuto in Argentina fino alla fine dei loro giorni. Ormai anziana e allettata quando andavo a farle visita mi invitava a prendere delle caramelle dal cassetto e mi diceva che le avevano mandate amici e parenti da Grottole, io lo sapevo che erano caramelle comprate al mercato di Buenos Aires, ma per non darle dispiacere le prendevo con grande piacere”.
Ariel ed Eliana così arrivano a Grottole dove acquistano un piccolo appartamento nel centro storico lo ristrutturano e poi cominciano anche a pensare di aprire un birrificio artigianale.
Il sindaco di Grottole Angelo Devito spiega: “Questo per noi è il terzo anno che abbiamo aderito ad un bando del Ministero degli Interni, che sostiene attraverso un contributo, quanti decidono di trasferirsi con una residenza nei nostri piccoli comuni, concedendo anche fondi per quanti aprono un’attività. Anche se è una goccia nell’oceano è un piccolo passo verso quella idea di ripopolamento dei piccoli centri”.