Di fatto, il governo Monti è in crisi. Ciò era prevedibile, dato che un governo con una maggioranza così eterogenea non sarebbe durato. Inoltre, un partito come il Popolo della Libertà, che è sempre stato il partito contro le tasse e lo statalismo, si è trovato a votare nuove tasse e nuove misure stataliste, come l’IMU. Nel sostenere Monti, il Popolo della Libertà ci ha rimesso. Basti pensare alle sconfitte elettorali. Ora, però, dobbiamo ricostituire il centrodestra. Serve un progetto nuovo. Personalmente, ritengo di dovere guardare con attenzione quanto ha proposto l’ex-presidente della Provincia di Roma e deputato di Popolo e Territorio, già deputato del Popolo della Libertà e di Futuro e Libertà per l’Italia, Silvano Moffa. Moffa ha parlato di una "federazione del centrodestra". Io ho già parlato di questa idea sul mio blog "Italia e mondo" e la trovo interessante. Io penso che si debba fare una federazione che comprenda il Popolo della Libertà, la Lega Nord, Popolo e Territorio, Azione Popolare (il partito dell’ex senatore di Futuro e Libertà per l’Italia Pasquale Viespoli), la "Lista 3 L" di Giulio Tremonti, Alleanza di Centro, Popolari dell’Italia di Domani e La Destra. Questo progetto dovrà essere inclusivo. Per esempio, lo si potrebbe estendere anche al MAIE (Movimento Associativo degli Italiani all’Estero) di Ricardo Merlo e a Grande Sud, il partito di Gianfranco Miccichè. Si potrebbe creare, così, una piattaforma di valori comuni tra le varie anime del centrodestra, dal federalismo al presidenzialismo e dalla sussidiarietà alla tradizione cristiana. Questa sarebbe la base del programma di questa federazione.
La leadership di questa federazione potrebbe restare al presidente Berlusconi, almeno fino a che non si formi una classe dirigente nuova nel Popolo della Libertà e nel centrodestra. Io penso che ciò possa essere una novità da opporre al massimalismo del centrosinistra, al populismo del Movimento 5 Stelle e ai tatticismi dell’Unione di Centro e dei suoi alleati.
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