Dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare emerge un quadro abbastanza curioso, per certi versi. Tantissimi gli italiani pronti a trasferirsi all’estero una volta incassata la pensione nel BelPaese. Secondo il sondaggio, il 64% degli italiani si dice pronto a varcare i confini nazionali una volta pensionato. Gli assegni sono sempre più bassi e dunque bisogna cercare posti dove si possa stare tranquilli, mantenendo almeno la stessa qualità di vita che si aveva in Italia.
Oltre la metà degli italiani infatti è preoccupata riguardo al proprio futuro: temono che ciò che riceveranno come pensione non basterà per continuare a vivere dignitosamente.
Quasi un terzo degli italiani guarda al futuro con enorme incertezza. Sono preoccupati per il futuro dei propri figli, per i propri nipoti. A gettare ombre sul futuro pensionistico degli italiani sono anche le difficolta’ del presente, a partire dal timore di imprevisti e spese straordinarie, che costringano a metter mano al portafoglio anzitempo (45%) o una generale difficolta’ a risparmiare per la vecchiaia (41%). Preoccupano anche la precarieta’ del lavoro (38%) e l’instabilita’ dello scenario economico (44%) e normativo (36%) del momento.
Visto che la situazione è questa, il 55% degli italiani punterebbe alla previdenza complementare: di questi, il 52% con un fondo pensione. Cio’ che conta, dicono gli italiani, e’ pensarci per tempo, fin da giovani (33%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (38%).
Solo un italiano su tre (34%), invece, investirebbe i propri soldi nel mattone. Un dato che senz’altro stupisce in un Paese come l’Italia, dove la casa e’ da sempre considerata un bene rifugio in tempi difficili. Per il 25% infine la soluzione e’ tenere i soldi sul proprio conto corrente, mentre per una quota analoga la soluzione e’ investire i propri risparmi sul mercato finanziario.
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