Camilla Canepa è la 18enne di Sestri Levante morta dopo essere stata colpita da una trombosi pochi giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Nelle scorse ore si è saputo che la ragazza soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale. Lo aveva comunicato alla persona che le ha fatto il vaccino? Qualcuno aveva chiesto a Camilla se soffrisse di qualcosa? Anche a questi interrogativi si dovrà dare risposta.
Intanto il vaccino AstraZeneca ha creato nuovo panico in Italia: è sicuro? Si può fare? Meglio cambiare vaccino per la seconda dose?
Anche la politica è nel caos più totale. Al momento nessuno sa cosa fare.
“Su AstraZeneca serve una decisione chiara e univoca. Dobbiamo dire agli italiani esattamente a chi si puo’ somministrare questo vaccino, basta approssimazioni”, afferma il presidente della Liguria e leader di Cambiamo, Giovanni Toti.
Vincenzo De Luca, governatore della Campania, durante la sua consueta diretta Facebook: “Oggi dobbiamo porci un quesito. Tutto coloro sotto i 60 anni che hanno fatto la prima dose di vaccino AstraZeneca… cosa devono fare? Non so a chi rivolgere questa domanda, se ad un generale dell’esercito o a un medico, o a uno scienziato che risponde sotto il profilo medico-scientifico?”.
“Noi attendiamo il pronunciamento del Cts, che non è competente per esprimersi sui vaccini. La competenza – sottolinea De Luca – è dell’Aifa, quindi in questo momento io dovrei sapere dall’Aifa cosa dobbiamo fare con il vaccino AstraZeneca”.
Ed eccole le indicazioni che arrivano dal Cts: “Per la seconda dose dei soggetti che hanno già ricevuto un vaccino AstraZeneca, considerata la disponibilità di piattaforme vaccinali alternative e rispettando il principio di massima cautela rispetto alla salute degli italiani, si è deciso di raccomandare la seconda dose solo per i soggetti oltre 60 anni di età. Per tutti gli altri, pur in assenza di segnali di allerta, raccomandiamo l’ipotesi di vaccini di altro tipo”. Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa sulla campagna vaccinale e l’andamento epidemiologico.
Roberto Speranza, ministro della Salute: “In questa fase noi continueremo ad utilizzare il vaccino AstraZeneca secondo le indicazioni e raccomandazioni del Cts che tradurremo in maniera perentoria per l’utilizzo sui territori. La valutazione dei nostri scienziati sara’ poi gradualmente aggiornata e verificheremo l’evoluzione della campagna di vaccinazione nel quadro epidemiologico e anche le opportunita’ di acquisti rispetto all’iniziativa Europea per la prossima annualita’. Ma in questo momento noi continuiamo ad utilizzare il vaccino AstraZeneca nelle modalita’ che sono indicate dalla raccomandazione del Cts”.
La verità è che al governo la confusione è totale. Ha gioco facile Giorgia Meloni a puntare il dito contro l’esecutivo: “Penso che sia scandaloso il pressappochismo con cui si è trattata fin qui una vicenda così seria” come quella di AstraZeneca, “i cittadini meritano serietà su questa materia, ho chiesto che il governo e Speranza vengano a riferire immediatamente in Parlamento e si assumano le responsabilità delle loro scelte, non ne possiamo più di sentire ogni giorno esperti che dicono tutto e il contrario di tutto sulla pelle dei cittadini”.
“Penso che bisogna aprire anche un discorso serio, non ideologico, sulla vaccinazione di massa dei bambini: penso – ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia – che la politica abbia bisogno di un dibattito serio e spero che Speranza venga”.