Ieri sera aveva prevalso la rabbia per l’allarme della Commissione Grandi Rischi per l’ipotesi di un allargamento verso il Ferrarese della faglia che ha provocato il sisma in Emilia. Oggi ai sindaci della zona non e’ passata.
Ma c’e’ chi, pur consapevole della serieta’ del momento, sa sorridere dei paradossi di una ‘normale’ giornata nel terremoto. Come Tiziano Tagliani, primo cittadino di Ferrara. ‘Uno pensa che qui in piazza ci sia l’esercito: effettivamente c’e’, ma e’ una riserva un po’ antica: ci sono i centurioni romani”. Si riferisce ai figuranti della ricostruzione storica fatta nella piazza del Comune per Antiquitas, manifestazione dell’universita’ su archeologia e storia antica. A breve distanza, racconta, in piazza Savonarola, la gente e’ impegnata nei soliti acquisti del mercatino. Intorno alla Cattedrale tanti turisti. In Municipio qualcuno che si sposa.
Certo da Roma arrivano degli ‘aggiustamenti’. Il presidente della Commissione Grandi Rischi, Luciano Maiani, spiega che l’obiettivo della comunicazione era esortare alla messa in sicurezza degli edifici. Gli risponde a stretto giro l’ex presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi. Se quello era l’obiettivo ‘allora si provveda immediatamente o si ammetta l’errore’ nella comunicazione: per un tema cosi’ delicato ‘occorre essere della massima chiarezza: ‘se c’e’ un pericolo, allora si deve intervenire subito’.
A parlare con i sindaci e Provincia del ferrarese e’ andato il presidente della Regione, Vasco Errani. ‘Abbiamo ribadito l’impegno comune per accelerare il lavoro comune per la messa in sicurezza. Nessuno spazio ad allarmismi, ma un lavoro serio e responsabile’, taglia corto. Come fa il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, la comunicazione della commissione – dice – ‘non aggiunge nulla a quello che stiamo facendo’. Il Governo e la Regione Emilia-Romagna ‘dal giorno dopo il primo terremoto hanno focalizzato l’attenzione sulla messa in sicurezza, condizione necessaria per la ricostruzione’.
Certo, fa pensare che a Ferrara siano state annullate oltre la meta’ delle prenotazioni negli hotel, e non ne arrivino di nuove. ‘Quindi qui c’e’ una citta’ che ha il cuore pesante. Ma la gente e’ lo stesso al lavoro – racconta il sindaco Tagliani – Non si puo’ e non si deve fare diversamente. Il terremoto e’ imprevedibile. Dobbiamo correre per mettere in sicurezza la gente, ma la gente ha bisogno di lavorare’.
Un po’ meno accomodante il primo cittadino di Bondeno, Alan Fabbri. ‘Visto che la responsabilita’ e’ tutta sulle nostre spalle, cercare di condividere sarebbe stato giusto, per decidere assieme come dirlo alla nostra gente. Vogliamo essere trattati in modo paritetico’. Piu’ serena Angela Poltronieri, sindaco di Mirabello: ‘Penso che se ci fosse stato un pericolo immediato ci avrebbero avvertiti’. Non usa invece giri di parole il direttore di Unindustria Ferrara, Roberto Bonora, ‘arrabbiato’ per l’allarmismo di ‘un messaggio vago, lanciato senza assumersene le responsabilita’. Una cosa fatta per pulirsi la coscienza dopo le polemiche nate dal mancato allarme all’Aquila’.
Discussione su questo articolo