Il Prof. Domenico De Masi, sociologo e docente universitario, sul video-messaggio di Di Maio. “Video dai tratti berlusconiani? Speriamo di no. Speriamo che sia un’idea autonoma e non per copiare Berlusconi, se no poi dove andiamo a finire?”.
Sul contratto di governo M5S-Lega. “Quello che sta avvenendo è in linea con la tradizione dei 5 Stelle, il fatto di mettere il contratto a disposizione di tutti e di poterlo votare è una novità assoluta – ha dichiarato De Masi a Radio Cusano Campus -. E’ la prima volta che due partiti, uno in modo moderno con la piattaforma, l’altro in modo un po’ arcaico con i gazebo, si fanno approvare il programma dalla base. Questi aggiustamenti della democrazia danno un senso di maggiore contatto con la base, sono il futuro, tutti i partiti tra 10 anni faranno questo, perché esistendo strumenti di misurazione del consenso in tempo reale ci ripropone la condizione dei greci antichi, quando si votava su qualunque legge”.
“Non si può continuare a gestire la politica come se non esistessero le tecnologie moderne che consentono di sapere cosa pensa la gente minuto per minuto anziché aspettare 5 anni. Questi sono piccoli conati, resteranno nella storia come i primi tentativi che si sono fatti per qualcosa. E’ possibile interpellare il popolo senza essere populisti. Se uno studia bene le origini della parola populismo ci sono tutti i significati, dal più spregiativo al più esaltante. Io credo che in questo caso non bisogna perdere di vista la funzione che hanno i partiti, che dovrebbe essere prevalentemente pedagogica. Il partito dovrebbe educare gli iscritti per fare in modo che le loro risposte siano mature e non di pancia”.
Sulla parte dedicata al lavoro nel contratto M5S-Lega. “C’è solo una pagina e mezzo dedicata al lavoro, sono delusissimo da questo – ha spiegato De Masi -. Mi aspettavo la riduzione dell’orario di lavoro, dato che lavoriamo 400 ore in più all’anno rispetto ai tedeschi. In questo nuovo tipo di società post-industriale abbiamo imparato a produrre più beni e più servizi con meno lavoro umano. Questo è il progresso: produrre sempre di più con meno lavoro umano. A questo punto o si redistribuisce il lavoro secondo il principio lavorare poco e lavorare tutti come in Germania, oppure pochi continuano a lavorare 40 ore al giorno e altri non hanno lavoro come accade in Italia. Nel contratto di M5S e Lega mi piace il salario minimo e la riorganizzazione dei centri per l’impiego che sono un disastro in Italia, per poi partire col reddito di cittadinanza”.
Governo spostato a destra? “Nel M5S ci sono due anime: una di sinistra e una di destra –ha affermato De Masi-. Quindi con il M5S si poteva fare sia un governo di sinistra che di destra. Alleandosi con Salvini ne viene fuori il governo più a destra che l’Italia abbia mai avuto negli ultimi tempi. Per me, che sono uno che tende a sinistra e che crede che bisogna ridurre la distanza tra ricchi e poveri, questo non è il massimo. E’ anche vero che pure il Pd ormai è diventato di destra, lo votano solo ai Parioli”.