Mentre i francesi si preparano al ballottaggio tra Macron e Le Pen di domenica 7 maggio prossimo, il PD, domenica 30 aprile, sceglie il suo segretario attraverso primarie aperte a elettori e simpatizzanti.
Oggi Matteo Renzi, candidato alla segreteria del PD, ha chiuso la campagna delle primarie del PD a Bruxelles, accompagnato dal ministro Martina, con un discorso forte, europeista ed impegnato.
Democrazia in Europa, cultura, dimensione sociale, sicurezza, rilancio delle periferie, abbattimento del debito pubblico italiano, prospettive di lavoro per i giovani, rilancio dello spirito di impresa, valorizzazione dell’italianità e degli italiani che lavorano a Bruxelles sono tutti temi proposti con passione e credibilità da un leader che non ha paura del futuro e di sottoporsi al giudizio di iscritti ed elettori.
Matteo Renzi è un leader democratico emerso nella vita politica italiana, in un momento critico per il nostro Paese, attraverso primarie aperte per la segreteria del partito e per la candidatura a premier.
Nei mille giorni al governo ha saputo, con capacità e determinazione, affrontare i molti problemi del nostro Paese e rilanciare il ruolo dell’Italia in Europa.
Nella politica italiana asfittica, occupata da movimenti e finti partiti autoritari, padronali e che disprezzano la democrazia e gli elettori, il PD, ormai depurato della componente comunista e renziano, rinforzato sempre più dall’adesione di giovani desiderosi di contribuire a un vero cambiamento del nostro Paese, rappresenta una preziosa opportunità per un’inversione di rotta.
Già eletto segretario dalla stragrande maggioranza degli iscritti PD durante il lungo periodo congressuale, domenica 30 aprile Matteo Renzi potrà essere riconfermato alla guida del PD attraverso il voto libero e democratico di tanti elettori italiani in Italia e nel mondo attraverso i molti seggi allestiti per l’occasione.
Un bagno salutare di democrazia, una grande opportunità politica per il futuro del nostro complicato Paese.
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