Domenica 7 maggio Emmanuel Macron sarà il nuovo presidente francese, ma la Le Pen sarà legittimata ad essere leader dell’opposizione e con bene in vista l’obiettivo delle elezioni legislative di giugno. Esito scontato per il ballottaggio e vedremo presto all’opera questo giovane rampante che si dice “diverso” rispetto al passato, ma che soprattutto è stato spinto e aiutato dalla grande finanza internazionale pronta a prendere al volo la grande occasione del “vuoto” creatosi nella politica francese.
Macron gode dell’unanime favore dei media italiani che non hanno però considerato che se il nuovo presidente si rafforzerà in Europa andrà a rafforzare un logico rapporto privilegiato con la Germania e quindi l’Italia rischia di trovarsi ancora più emarginata a Bruxelles.
Se Marine Le Pen riuscirà a superare un terzo dei voti dimostrerà di essere comunque riuscita ad intercettare una larga fetta di nuovi consensi uscendo ben oltre il ghetto del Front National. La Le Pen punta già alle elezioni parlamentari di giugno dove il “Fronte” (oggi quasi inesistente all’Assemblea Nazionale) potrebbe questa volta recuperare molti deputati ai ballottaggi, condizionando proprio Macron che quindi difficilmente potrà avere una solida maggioranza in Parlamento.
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