Cecile Kyenge, europarlamentare del PD, sul decreto Salvini a Radio Cusano Campus ha detto: “Questo decreto lede il rispetto dei diritti umani, non ha niente a che fare con la sicurezza. Già mettere insieme immigrazione e sicurezza crea una distorsione di senso, diffondendo l’idea che i richiedenti asilo compromettono la sicurezza del Paese e questo è assolutamente falso. In questo decreto esistono passaggi molto pericolosi per la sicurezza delle persone. Ad esempio, l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari per tutti quelli che fuggono da persecuzioni etniche, religiosi, politiche e che provengono guarda caso da Paesi al di fuori dell’UE, quindi viene ridimensionato il sistema Sprar, autentico baluardo delle politiche di accoglienza e integrazione. Io lo trovo molto grave, perché si sta preparando la strada per creare più clandestinità come fece la legge Bossi-Fini. Si va a creare una fucina di persone che scompaiono nel nulla e questo vuol dire diventare preda della criminalità organizzata”.
Sulla revoca dell’asilo a chi commette reati in Italia. “Su questo credo che abbiamo molto da riflettere. La legge è uguale per tutti. Perché noi oggi abbiamo la libertà di poter decidere se i diritti possono essere per gli uni o per gli altri. Se la legge dice che siamo tutti uguali davanti alla legge, che sia italiano, straniero, rifugiato, tutti devono rispondere alla stessa legge. Se è un reato è un reato, non c’è bisogno di inventarsi leggi per persone con un’appartenenza diversa”.
Delusa dai 5 Stelle che hanno appoggiato il decreto? “Sono molto delusa. Da qualcuno che si definisce militante e difensore dei diritti umani, io mi aspetto che lo faccia 365 giorni all’anno, non può essere che di giorno uno si presenta con una casacca e di notte con un’altra. Io sono militante per quanto riguarda la difesa dei diritti umani, ma lo faccio in tutti i miei ruoli, sia quello istituzionale sia nella vita. Non ci può essere uno spazio dove noi cambiamo casacca perché magari abbiamo da rispondere ad un’altra richiesta”.
Infine Kyenge lancia un appello a Mattarella. “Presidente, oggi il Paese è nelle sue mani. Oggi stiamo assistendo veramente a cose incredibili a cui non avremmo mai voluto assistere. Se fossero qui i nostri padri fondatori, che hanno scritto la Costituzione, sarebbe un dolore molto forte per loro. Confido anche nel Parlamento, nelle forze progressiste che nella discussione parlamentare devono smontare questa proposta securitaria. L’Italia che vuole Salvini non è l’Italia che vogliamo. Presidente Mattarella, la maggioranza silenziosa l’ascolta e accompagnerà ogni sua decisione saggia, nella direzione di un’Italia multiculturale, pluralista, che rispetta i diritti contenuti nella Costituzione e nei trattati dell’UE”.