Venti miliardi di nuovi finanziamenti. E’ l’impatto, previsto dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, delle norme sul credito non bancario varate con il DI competitività: "Con questi interventi, uniti all’incentivo Ace per la capitalizzazione, pensiamo di poter dare uno shock all’economia reale – dice in una intervista al Sole 24 Ore -. Il credito d’imposta per gli investimenti, che si affianca alla nuova Sabatini, serve a intercettare segnali di vivacità che giungono dal manifatturiero e in un anno può attivare 8 miliardi di spese agevolabili. Le misure di liberalizzazione del credito, per favorire canali alternativi a quello bancario, potranno invece liberare fino a 20 miliardi di finanziamenti aggiuntivi".
Sui ritardi del decreto competitività precisa: "Non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale: è vero che ci sono state criticità e problemi di copertura? Non mi risultano problemi. Il pacchetto approvato il 13 giugno dal governo, tra competitività e Pa, è molto corposo e in questi giorni è stato svolto un normale lavoro sui testi, anche in vista di possibili spacchettamenti d’intesa con il Quirinale. E, per le coperture, le devo dire che si può fare sempre di più nella vita, ma nel complesso abbiamo lavorato bene d’intesa con il ministero dell’Economia anche per far fronte a inevitabili ragioni di tenuta dei conti". E sul Fondo di garanzia, con relativo rifinanziamento di 500 milioni, aggiunge: "Ci sentiamo tranquilli. Il Fondo funziona e, quando sarà necessario, potremo rifinanziarlo senza difficoltà. Cosi come confermo che raddoppieremo da 2,5 a 5 miliardi il plafond della ‘nuova Sabatini’".
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