Piazza Almirante a Ladispoli, alle porte di Roma, è stata inaugurata appena una settimana fa. Nella notte, la targa in memoria del politico italiano è stata distrutta. Un gesto di un folle o di un gruppo di vandali senza alcun colore politico, oppure un messaggio chiaro a chi quella targa l’ha tanto voluta?
Alessandro Grando, sindaco di Ladispoli, considera “un atto gravissimo di vandalismo” ciò che è successo, definendo “ teppisti da quattro soldi” quelli che si sono resi responsabili di tale gesto, chiunque essi siano “Un gesto vergognoso – per Grando -, ma non ci lasciamo intimorire”, assicura il primo cittadino.
Contattato dall’Adnkrnos, Grando prosegue: “Dopo il clima teso dei giorni, anzi mesi passati, creato da chi si opponeva alla targa dedicata al politico Almirante, siamo arrivati al culmine, a un gesto vergognoso. Ma non ci lasciamo intimorire, è già stata ordinata una uova targa e giovedì sarà ricollocata al suo posto. E verrà anche installato un sistema di videosorveglianza dato che anche una statuetta sacra collocata nei pressi, è stata recentemente deturpata”.
Da Ladispoli ben presto il caso diventa nazionale. Interviene così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “A Ladispoli i soliti vigliacchi distruggono, di notte, la targa dedicata a Giorgio Almirante, ad appena una settimana dall’intitolazione della piazza. Per decenni hanno provato ad oscurare e a reprimere la destra italiana, ma con questi gesti meschini non fanno che rendere ancora piu’ evidente la loro sconfitta. W Giorgio Almirante, w la nostra storia!”.
Si fa sentire anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida: “Vigliacchi nella notte hanno spaccato la targa di Piazza Almirante a Ladispoli. Non c’e’ delinquente o atto di vandalismo che possa scalfire la grandezza di quest’uomo”.
Interviene anche la Lega, con una nota congiunta firmata dal senatore del Carroccio William De Vecchis, il consigliere regionale della Lega Daniele Gianni e il capogruppo consiliare di Ladispoli Luca Quintavalle.
Nel comunicato i tre esprimono “sdegno, solamente sdegno”. “Il percorso per arrivare all’intitolazione di una piazza a Giorgio Almirante, storico esponente della Destra Italiana e parlamentare di spicco nel secondo dopoguerra, è stato caratterizzato da polemiche scatenate da parte di fantomatici comitati ed associazioni locali e nazionali”, ricordano. “L’iter seguito dall’Amministrazione Grando, di cui ricordiamo fanno parte 5 consiglieri della Lega, ha avuto la sua naturale conclusione nel ‘nulla osta’ ricevuto dal Prefetto: si sperava che le polemiche scemassero, ma alle minacce ed insulti che hanno raggiunto il sindaco Grando ha fatto seguito questo gesto vile”.
“Una vera opposizione democratica – proseguono – dovrebbe accettare le scelte di chi amministra grazie al mandato ottenuto con la vittoria nelle ultime elezioni comunali e non sarà questo gesto, ribadiamo, vile a rallentare la marcia dell’Amministrazione Grando, non sarà questo atto vandalico a cambiare la toponomastica cittadina: la targa sarà riposizionata e se serve sarà fatto ancora ed ancora, finchè questi coraggiosi oppositori che si muovono nel buio non si saranno stancati. Piazza Giorgio Almirante a Ladispoli è e sarà sempre presente”, concludono gli esponenti della Lega.
ASSUNTA ALMIRANTE, “VICINANZA AL SINDACO GRANDO”
“Assunta Almirante, Presidente della Fondazione Giorgio Almirante, esprime la sua solidarietà e vicinanza al Sindaco Alessandro Grando ed a tutta la cittadinanza di Ladispoli per le vili minacce subite dal Primo Cittadino e per il danneggiamento, effettuato questa notte, della targa recante il nome della piazza intitolata a Giorgio Almirante”. È quanto si legge in una nota.
“Ci si augura che Le forze dell’ordine insieme alla magistratura trovino i responsabili di questi fatti e li puniscano in maniera esemplare. Uno Stato civile e democratico non può e non deve tollerare questi gesti”.
“Almirante – prosegue il comunicato – ha combattuto e condannato fermamente, per tutta la sua vita politica, gli episodi eversivi chiedendo sempre pene severe per chi mina alla radice i rappresentanti delle istituzioni ed il bene pubblico. Chi si comporta così non merita nessun tipo di rispetto né di scusante, Questa gente mette in pericolo le fondamenta democratiche della nostra Italia. Confidiamo nel rapido e risolutivo intervento delle autorità preposte per garantire e difendere la legalità e l’ordine democratico”.