Toccherebbe fare tante riflessioni sull’azione di molti politici presenti in parlamento che continuamente professano quanto sia necessario comportarsi con senso di responsabilità di fronte al Paese. Uno degli ultimi a farlo è stato il capogruppo PD, Zanda, il quale dichiara quanto sia vergognoso che i parlamentari del PDL si dimettano in massa, definendolo un gesto antidemocratico.
Mi sentirei di chiedere a questo onorevole se non reputa altrettanto vergognoso ed antidemocratico che il leader dei moderati italiani, votato e voluto da un terzo del Paese, debba essere abbattuto per mano di una commissione che non è altro che il braccio armato di una lobby la quale da anni vuole abbattere un uomo che sta in Parlamento perchè democraticamente eletto dal popolo.
Vorrei sapere dal capogruppo Zanda se non reputa vergognoso ed antidemocratico che per senso di responsabilità la politica sottragga risorse alle famiglie per salvare la banca del Pd, Monte dei Paschi di Siena; vorrei sapere se Zanda reputa altrettanto vergognoso che qualche suo parlamentare usi la scorta per andare all’Ikea oppure per andare in giro per Roma a fare shopping, o vorrei sapere se non reputa antidemocratico che alcuni suoi colleghi vivano a via Veneto o a Corso Trieste o piuttosto a Casal Palocco in case degli istituti previdenziali o di alcune fondazioni riconducibili al partito di cui fanno parte e ad alcune banche amiche senza pagare il becco di un quattrino.
Vorrei sapere da questo signore se reputa giusto ed antidemocratico il fatto che gente come lui possa esprimersi, decidere e legiferare a nome e per conto di un popolo che non ha potuto a sua volta decidere se lui fosse degno di rappresentarlo; ed infine vorrei chiedere perchè lui, che è il capogruppo alla camera di un partito che si definisce democratico, non si sia ancora prodigato per ripristinare la democrazia in Italia, ridando al popolo il potere di scegliere da chi essere rappresentato.
Discussione su questo articolo