“E’ con grande entusiasmo e fierezza che ho voluto essere qui a Darwin per porre l’attenzione sull’inizio dell’esercitazione internazionale Pitch Black 2024, organizzata dalla Royal Australian Air Force (RAAF) e che vede la partecipazione degli assetti della Marina militare e dell’Aeronautica militare”. Cosi Nicola Carè, deputato Pd eletto all’estero, componente della commissione Difesa e vicepresidente della sottocommissione Difesa e sicurezza dell’assemblea parlamentare della Nato.
“L’avvio di un’esercitazione di questa portata rappresenta un momento significativo per la cooperazione militare e la sicurezza internazionale.
Pitch Black offre un’opportunità unica per le forze aeree provenienti da diversi paesi di tutto il mondo di mettere alla prova le proprie capacità operative, migliorare la prontezza, affinare le tattiche e rafforzare la collaborazione multilaterale.
La partecipazione dell’Aeronautica Militare italiana alla campagna aerea dell’indopacifico è un segno tangibile dell’impegno del nostro Paese verso la cooperazione internazionale in materia di difesa e sicurezza e consente di addestrare la capacità di schierare, in tempi ristretti, un elevato numero di uomini e mezzi (Large Force Element) e dimostrare, attraverso una efficace logistica di aderenza, di poter operare producendo effetti significativi anche a lunga distanza dall’Italia, a tutela degli interessi nazionali.
L’integrazione e la sinergia tra le forze aeree di diverse nazioni sono cruciali per affrontare le minacce globali in modo efficace e coordinato. In qualità di rappresentante eletto in Australia, ma di nazionalità italiana, sono particolarmente grato per l’opportunità di svolgere un ruolo attivo in un contesto così importante per la difesa comune e la sicurezza globale.
L’unione tra le mie radici culturali e il mio impegno per la difesa e la pace internazionale si manifesta in modo tangibile attraverso eventi come Pitch Black, che promuovono la comprensione reciproca e la collaborazione tra nazioni. Questa esercitazione non solo accrescerà le capacità operative delle forze coinvolte, ma contribuirà anche a rafforzare i legami tra i partecipanti e a promuovere la fiducia reciproca. Lavorare insieme, condividere conoscenze e esperienze, e affrontare sfide comuni sono elementi fondamentali per costruire un mondo più sicuro e pacifico per le future generazioni. Che questo evento sia un punto di partenza per una maggiore cooperazione internazionale e per la costruzione di un futuro in cui la pace, la sicurezza e la solidarietà siano valori condivisi da tutti”, conclude Carè.