Francesco Boccia, deputato del Pd, riguardo la consultazione online del M5S sul caso Diciotti, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “I 5 Stelle ormai sono un partito a tutti gli effetti, le parole di Luigi Di Maio sono le parole di uno che sta diventando un mestierante della politica, uno che sposta tutto su una serie di totem e non risponde alle domande dei giornalisti ricorda più Casini che i gilet gialli”.
“Dicono che fanno le consultazioni libere, ma la piattaforma Rousseau non solo è opaca, ma ha dimostrato di non essere garante di terzietà. La piattaforma Rousseau gira su un sistema che doveva essere cambiato nel 2013, è un ferro vecchio anche se sembra una macchina moderna perché gli altri hanno solo i carretti. Non credo che ieri abbiano votato in 50mila e non penso che i risultati fossero quelli lì. Confesso di non credere a chi gestisce la piattaforma Rousseau, quello è un gruppo di potere. Se fossero in buona fede dovrebbero rendere il codice sorgente e gli algoritmi visibili a tutti, oppure fare un audit e nominare un garante terzo della votazione. Perché non lo fanno? Questa piattaforma smontabile e rimontabile seleziona parlamentari e ministri della Repubblica, questo mi preoccupa. Se poi chi la gestisce fa anche attività di lobbying… Mi appello agli elettori del M5S: voglio confrontarmi con voi, ma la guida non può essere questa. Penso che Casaleggio padre e Grillo avessero in mente un’altra cosa, questa roba che è oggi il M5S mi preoccupa. Prima si ribelleranno i 5 Stelle a questa deriva guidata da Di Maio prima volteranno davvero pagina”.
Sul Pd: “Il Pd è in congresso da 4 mesi, prevalgono spesso le posizioni dei gruppi parlamentari che hanno un approccio come se il Pd fosse rimasto allo scorso 4 marzo. Oggi bisogna disarticolare l’alleanza tra Lega e M5S e il Pd ha il dovere di fare questo. Io penso che da dopo le primarie vedremo un altro PD”.