Mons. Guerino Di Tora, presidente della Fondazione della Cei Migrantes, intervenuto alla presentazione del Rapporto Italiani nel mondo del 2019 oggi a Roma, ha detto: “Tanti cervelli purtroppo partono perché non trovano qui una loro sufficiente collocazione”.
“Negli ultimi tempi – ha osservato – avevamo immaginato l’Italia come un Paese di immigrazione, mentre si è dimenticato o non si è valutato per bene che l’Italia è anche un Paese di emigrazione. E si va via soprattutto per motivi di lavoro e di studio”.
“La prima causa di emigrazione è la ricerca del lavoro. Tanti giovani, con un elevato livello di istruzione, non trovano lavoro o trovano solo possibilità di lavoretti. Sentendo che all’estero c’è una maggiore facilità di impiego, emigrano con la speranza di trovare situazioni migliori. Allo stesso modo, altri giovani vanno via per motivi di studio. Tante università offrono possibilità di scambi”.
Ma a partire non sono soltanto giovani, se ne vanno pure i nostri pensionati, perché – ha spiegato Di Tora – “all’estero possono meglio vivere con la loro pensione. Immaginiamo la situazione di tanti anziani che si stanno trasferendo in Portogallo”.