Antonio Di Pietro sulle consultazioni: “Andremo a votare tra cinque anni. Una soluzione la troveranno, diranno che è solo per pochi mesi, per fare la legge elettorale. Quando sento Di Maio dire ‘andiamo a votare a giugno’ mi dispiace, perché sa bene che se andiamo a votare con questa legge elettorale siamo al punto di partenza”.
“Mi dispiace che un giovanotto bello e bravo come lui debba prendere in giro gli italiani”, continua Di Pietro parlando a Radio Cusano Campus. “Non si può andare a votare se non con una nuova legge elettorale che non si potrà fare in trenta giorni”.
Sull’ultima proposta di Di Maio a Salvini: “Non è mai troppo tardi, ma mi dispiace perché questo gesto di responsabilità doveva farlo due mesi fa. E’ inutile dire ‘con o senza Berlusconi’ perché Berlusconi non è stato né eletto né può andare al governo. Berlusconi invece di stare lì a insistere a farsi vedere da Mattarella, se ne stesse a casa, non dico in ospizio ma almeno a casa che ha chi lo assiste”.
Sul Pd: “Sono convinto che quelli che si mettevano formalmente contro Renzi lo facevano per avere solo un po’ di visibilità. Sono paraculi quelli del Pd, vogliono far vedere che ci sono anche loro, ma quando si tratta di decidere sanno farsi gli affari loro”.