Antonio Di Pietro sulla questione legata al DL fiscale, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Non è qualcosa fatta dai funzionari di nascosto dalla politica, i funzionari hanno eseguito ordini dei loro referenti politici. E’ la solita furbata per non ammettere che non hanno letto le carte, quindi il governo è ignorante e poi è anche arrogante perché non ammette l’errore e dice che non l’ha scritto lui. E’ un’arroganza non degna di chi governa”.
“Crisi di governo? Guardate quanti separati vivono in casa insieme perché gli conviene. Questa maggioranza è nata per caso e la maggior parte di loro sta lì per grazia ricevuta e per il sistema elettorale, è più facile che la luna vada dentro al pozzo che questi dicano: andiamo a casa. Troveranno un sistema per dire: ho vinto io, ho vinto io e alla fine chi lo prenderà in quel posto è il popolo italiano. Ognuno va per la sua strada, ma il portafoglio lo tengono insieme ed è il nostro”.
Sulla pace fiscale. “La puoi chiamare come ti pare, ma se io ho pagato il bollo e tu no e a un certo punto dici: chi non l’ha pagato non lo deve più pagare, a me può andare anche bene, ma devi dire anche: a te fessacchiotto che l’hai pagato ti ridò i soldi. Ogni volta lo chiamano in modo diverso il condono, ma perché il dolore che sento dietro è sempre lo stesso?”, ha affermato Di Pietro.
Infine Di Pietro chiude con una battuta sulla sua nuova vita bucolica: “Dalla natura si capisce come si fa a campare, dal governo si capisce come si fa a morire”.