E così Antonio Di Pietro ha cambiato idea. Lui, che era per il "voto subito", adesso fa una giravolta e dice sì ad un governo tecnico, che però – nella visione del leader dell’Italia dei Valori – deve essere "a tempo". "Poiche’ il governo Berlusconi e’ stato sfiduciato, non puo’ mai esserci un governo all’insegna della continuita’ seppure parziale", ha spiegato, "sarebbe oltre modo contro natura condividere una responsabilita’ di governo insieme a coloro la cui azione abbiamo contestato. Rivedere le stesse facce non sarebbe rassicurante per l’Europa".
Quindi "il nuovo deve essere un governo tecnico e non un governo composto da coloro che ci hanno già governato e di cui finora abbiamo contestato ogni azione". Per Di Pietro è necessaria, "fondamentale", una vera e credibile "alternativa di governo" che sia "più solidale e che tenga conto delle fasce sociali più deboli". Proprio per questo, ha aggiunto il presidente Idv, "Pd, Idv e Sel a Vasto avevano ed hanno fatto un passo che noi intendiamo mantenere e rilanciare". Con Bersani e Vendola i rapporti "sono stretti, continui e dialoganti".
Insomma, tutto questo per dire che l’Italia dei Valori sceglie la strada della capriola. Solo ieri Di Pietro, nella trasmissione "Piazza pulita" di Corrado Formigli, sottolineava con forza la necessità di andare al voto "prima possibile", per il bene del Paese. Gli avranno fatto cambiare idea i suoi tanti fan che, sia su Facebbok e sul sito web dell’Idv, avevano criticato questa sua linea?
GOVERNO: BINDI, DA DI PIETRO IMPORTANTE SEGNALE "L’apertura di Di Pietro a un governo tecnico di responsabilita’ nazionale, guidato da Mario Monti, e’ un segnale importante. Un’ulteriore prova del senso di responsabilita’ che tutte le forze di opposizione, Idv compresa, hanno dimostrato in queste settimane. Abbiamo lavorato insieme per accelerare la fine del governo e l’avvio di una nuova fase, consapevoli dell’urgenza di restituire all’ Italia credibilita’ e autorevolezza. Ciascuno fara’ la sua parte nell’interesse del Paese, senza confusione di ruoli e senza abdicare ai compiti della politica". Lo afferma da Bari la presidente dell’Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi, oggi intervenuta alla Terza conferenza regionale delle donne Pd.
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