Marco Circelli è il direttore esecutivo di Filitalia International, associazione di italo-americani di Philadelphia. A proposito della visita negli Usa del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, interpellato dall’Adnkronos commenta: “E’ il segnale di un forte legame tra Italia e Stati Uniti che va al di là dei rapporti economici, ma riguarda anche la cooperazione in campo strategico-militare”.
Di Maio – il primo ministro ad essere ricevuto dalla nuova Amministrazione Biden – si trova negli States per una missione di due giorni in occasione dei 160 anni delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
Secondo il direttore esecutivo di Filitalia International, gli Usa considerano l’Italia un partner “affidabile da un punto di vista strategico” e questo è dimostrato anche dal recente acquisto da aziende italiane di “elicotteri e apparecchiature militari”.
Inoltre, secondo Circelli, Washington potrebbe puntare proprio sul nostro Paese per “ricucire” i rapporti tesi con l’Europa lasciati in eredità dall’Amministrazione Trump.
“Cambiano i governi a Washington e a Roma, ma dal dopoguerra le relazioni tra Italia e Stati Uniti sono sempre state solide” prosegue Circelli, sottolineando come anche elementi personali “importanti” possano incidere nei rapporti, come il fatto che Biden sia “cattolico e sposato con un’italo-americana”.
L’esponente della comunità italo-americana di Philadelphia ritiene che la tempistica della visita di Di Maio non sia causale e in parte legata anche al dossier libico.
“Draghi è stato a Tripoli la scorsa settimana – rimarca – Potrebbe essere che in Libia l’Italia stia svolgendo un lavoro non solo per i suoi interessi” e questo a dimostrazione di quanto per gli Usa sia “un partner strategico-militare per tutta la zona del Mediterraneo”.
Circelli, che ricorda quanto sia stata apprezzata a Washington in passato la visita dell’allora premier Matteo Renzi, sostiene che la presenza di Di Maio sia la prova che l’Amministrazione Biden voglia anche consolidare i rapporti “con l’ala degli italo-americani all’interno del Partito Democratico”.