Luigi Di Maio parla in conferenza stampa alla Camera dopo il voto in Sardegna. Scossoni nel Movimento 5 Stelle? No, più che altro una riorganizzazione interna. Certo è che Di Maio resta leader del M5S: “Il ruolo del capo politico – spiega egli esteri – si discute tra quattro anni, la carica dura cinque anni”, “è chiaro che dobbiamo organizzarci meglio e il dibattito che stiamo aprendo si fonda sul fatto che non si può stare al governo centrale” e “filtrare” le esigenze del territorio senza una organizzazione. Nel M5s ci sarà una “organizzazione con persone che si occuperanno di determinati temi, sia interni che esterni”.
Governo nazionale in pericolo? Macchè. Di Maio fa eco a Salvini: “Il Governo andrà avanti con molta tranquillità, sono sicuro. Riusciremo a portare avanti tutti i punti del contratto, ci sono ancora quattro anni di Governo”.
“Le elezioni europee sono le elezioni europee e dobbiamo raggiungere un obiettivo di non far fare 51% in Parlamento ai socialisti e al Ppe”, dice Di Maio, spiegando che se queste “due vecchie forze politiche” cui “fanno riferimento il PD e Forza Italia” non hanno la maggioranza ci sara’ “bisogno di un ago della bilancia e il nuovo gruppo che stiamo andando a creare potra’ essere uno degli aghi della bilancia del nuovo Parlamento Europeo. Questo e’ il mio obiettivo”. Insomma a maggio si vota per “cambiare l’Europa per aiutare l’Italia”.
”Il M5S al governo cresce e può innovarsi ancor di più per rispondere alle esigenze dei cittadini. Ci hanno dato mandato per risolvere i problemi e lo stiamo facendo: 8 provvedimenti su 10 di questo governo sono del M5S”. “Il cronoprogramma del governo non cambia. Ho letto che avrei chiesto di ritardare la legittima difesa, e’ una fake news”.
Sul reddito di cittadinanza: “E’ tutto a posto, da aprile parte l’erogazione. In legge di bilancio c’e’ la piu’ grande erogazione per i centri per l’impiego, le Regioni potranno fare 4 mila assunzioni con concorso, piu’ 1600 stabilizzazioni. I navigator servono a gestire il periodo in cui le Regioni dovranno fare i concorsi. Prima chiudiamo la partita dei navigator, meno difficolta’ avranno le Regioni. Per i navigator faremo una selezione veloce, in due mesi. Nel complesso a regime ci saranno circa 11 mila persone in piu’ nel sistema dei centri per l’impiego”.